CENTROPOLITICA

“Ecco come arrestare il declino della sanità”. Il programma di Senigallia Bene Comune

“Ecco come arrestare il declino della sanità”. Il programma di Senigallia Bene Comune

SENIGALLIA – Dalla Lista Civica Senigallia Bene Comune riceviamo: “Nel corso degli ultimi anni i cittadini di Senigallia hanno assistito al progressivo depotenziamento dell’ospedale sia in termini di numero ed operatività dei reparti clinici che in termini complessivi di offerta sanitaria in specie ambulatoriale. Link del filmato

“Quest’ultima carenza obbliga i cittadini – utenti a subire lunghe liste di attesa oppure li pone nella spiacevole condizione di recarsi a diversi chilometri di distanza dalla propria residenza per accedere ai servizi del SSN. La attuale amministrazione non ha fatto assolutamente nulla per contrastare questo scenario che nei fatti lede uno dei principali diritti sanciti dalla Costituzione.

Il modello di Sanità necessario per affrontare in maniera sostenibile le criticità più evidenti riscontrabili nel nostro contesto deve basarsi su servizi territoriali profondamente rinnovati sia sul versante della programmazione che su quello della produzione-erogazione dei servizi. A nostro avviso, è indispensabile indirizzarsi verso una modalità di lavoro in team, che affronti la cronicità e le comorbidità tipiche di una popolazione anziana superando l’attuale approccio prevalentemente individuale ed autoreferenziale dei vari operatori. Nello specifico, l’aumento della popolazione anziana non influenza solamente gli aspetti economici, ma richiede un cambiamento di clinical governance: la gestione del paziente cronico, frequentemente affetto da diverse patologie concomitanti richiede un approccio integrato e multidisciplinare obbligando con ciò il sistema ad un cambio di mentalità.

“Il punto di partenza fondamentale per poter incidere nelle scelte organizzative (in ambito sanitario) del nostro comune, consiste nella analisi dei bisogni dei suoi cittadini. Questi dati indicano chiaramente la necessità di mantenere ed implementare il Dipartimento materno-infantile oltre a tutti i servizi di supporto per la popolazione anziana. Inoltre, per quanto attiene la specialistica ambulatoriale, le prestazioni numericamente più consistenti riguardano: laboratorio di patologia clinica, anatomia patologica e medicina trasfusionale, diagnostica per immagini, fisioterapia e riabilitazione, cardiologia, nefrologia ortopedia, oculistica e dermatologia.

“Ben sapendo di vivere in un contesto di risorse limitate, siamo convinti che la domanda di servizi sanitari che proviene dalla popolazione residente debba essere governata dai principi fondanti della moderna clinical governance quali appropriatezza, efficacia, efficienza e sicurezza. Ciononostante, dato che le esigenze per quanto riguarda la Sanità sono molteplici, riteniamo che alcune di esse possano essere soddisfatte solo attraverso interventi di sussidiarietà tra enti pubblici e privati. Riteniamo, in ogni caso, che il nostro Ospedale vada tutelato e per questo prenderemo una forte posizione politica attraverso una ordinanza del sindaco per far si che le U.O. esistenti non subiscano la ben che minima riduzione di dotazioni organiche e strumentali, ma vengano gradatamente riportate ai LEA previsti in base al bacino di utenti che vi gravita.

“Nell’ottica di colmare il gap esistente fra domanda ed offerta di servizi sanitari, stiamo progettando di istituire una cooperativa di servizi sanitari convenzionata con la Regione la quale si propone di utilizzare in maniera intensiva e continuata le dotazioni strumentali ed i locali dell’ospedale per porre fine al problema delle liste di attesa. Oltre a ciò, la cooperativa provvederà ad integrare le carenze del servizio infermieristico domiciliare (infermieri di quartiere) gestendo la quota di servizi attualmente carenti. Infine, al nostro interno desideriamo implementare la formazione nell’ambito del management sanitario per controllare il merito degli atti deliberativi adottati dalle autorità sanitarie della nostra Zona Territoriale”.

Nella foto: Claudio Piersimoni

 

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