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Volpini a Filetto: “Occorre ripristinare il metodo dell’ascolto nelle frazioni”

Volpini a Filetto: “Occorre ripristinare il metodo dell’ascolto nelle frazioni”

Il candidato sindaco del centrosinistra: “Non vengo qui a promettere l’America, ma ad ascoltare come faceva Luana Angeloni”

SENIGALLIA – “Bisogna riconoscere che negli ultimi anni alle frazioni non è stata data la giusta considerazione”. Il candidato sindaco per il centrosinistra Fabrizio Volpini parla chiaro di fronte ai cittadini delle frazioni di Filetto e Grottino. Nel circolo Acli di Filetto, affianco alla chiesa inagibile da tre anni, ieri sera gli abitanti della zona hanno ricordato come si sentano abbandonati dalla politica e dall’amministrazione, come vivere in una frazione negli anni sia diventato sempre più difficile. I problemi e le richieste per i candidati sindaco le hanno scritte nero su bianco in una “lista della spesa” di venti punti in cui non si chiede la luna, ma ordinaria amministrazione.

Servono interventi di sistemazione e manutenzione stradale, soprattutto nei tratti soggetti a frane, è necessario potenziare i trasporti pubblici per raggiungere la città di Senigallia, ma anche sistemare i pozzetti di raccolta delle acque fognarie e piovane e realizzare una nuova linea di metano.

Interventi che i cittadini di Filetto e Grottino aspettano da anni e su cui Volpini si è impegnato ad ascoltare senza fare promesse elettorali poco credibili. “Non vengo qui a promettere l’America, ma ad ascoltare come faceva l’ex sindaca”, ha detto il medico di Scapezzano rivolgendosi all’ex prima cittadina Luana Angeloni presente tra il pubblico. “La sua presenza rappresenta un segno di amicizia e continuità, ha ricordato Volpini, che ci permette di guardare al futuro. I vent’anni di buon governo della città sono iniziati proprio con Luana Angeloni”.

Di quell’esperienza felice di governo cittadino Volpini ne è stato parte, ora vuole esserne testimone e “ripristinare il metodo Angeloni: andare nelle frazioni con regolarità, ascoltare, vedere cosa non va, verificare se quello che è stato deciso di fare è stato realizzato oppure no e perché”.

Oltre ai problemi di ordinaria amministrazione quello che è venuto meno nelle frazioni è soprattuto la rappresentanza che ha inevitabilmente avuto ripercussioni anche sul senso di appartenenza di una comunità.

Quando nel 2010 le circoscrizioni di decentramento comunale sono state soppresse per i Comuni inferiori a 250.000 abitanti, anche a Senigallia sono venuti meno dei punti di riferimento.

Un tentativo di recuperarli è stato fatto con la proposta dell’amministrazione Mangialardi dei centri civici, ad oggi mai attivati.

Anche sui centri civici la prossima amministrazione Volpini si è detta pronta ad ascoltare le richieste del territorio, eventualmente modificare la normativa dove sembra meno efficace e rendere questi strumenti partecipativi realmente utili.

I centri civici potrebbero rappresentare un’occasione anche per recuperare quella “coralità che può aiutare a risolvere le questioni e che esisteva anche senza circoscrizioni, ha ricordato il candidato del centro sinistra, in momenti collettivi come l’indimenticata manifestazione Cucine di Borgo in cui ogni frazione portava la sua tradizione e cucina e le condivideva con le altre.”

Tutti i presenti hanno ricordato ieri sera a Filetto quanto fosse forte il senso di appartenenza al territorio quando era sindaca Luana Angeloni. L’ex prima cittadina, intervenuta di fronte agli abitanti della frazione, ha detto di essere ancora “molto legata a Senigallia e ai suoi abitanti, ma anche a Fabrizio che si candida a Sindaco e a Maurizio impegnato per la Regione.” Pur non essendo più in politica da dieci anni, Angeloni ha le idee chiare su quello che è stato fatto e sul futuro di Senigallia. “Loro hanno continuato il lavoro avviato insieme e penso che abbiano fatto bene”. Ora però bisogna “guardare al domani e sostenere Volpini”, che per fare bene deve essere capace di ascoltare e “entrare in sintonia con il territorio a partire dalle frazioni, una grande risorsa e da cui bisogna ripartire per ritrovare il senso d’appartenenza alla comunità”.

 

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