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“Palestre e costi eccessivi, il futuro sindaco dovrà trovare una soluzione”

“Palestre e costi eccessivi, il futuro sindaco dovrà trovare una soluzione”

Lettera aperta ai candidati del professor Alessandro Bailetti, consigliere nazionale della Federazione Italiana Badminton

di ALESSANDRO BAILETTI*

SENIGALLIA – Con questo appello mi rivolgo ai candidati a Sindaco di Senigallia e ai candidati a Presidente della Regione Marche. In qualità di consigliere della Federazione Italiana Badminton, tra i vari incarichi a livello nazionale, mi occupo anche di promozione e attività sul territorio e vorrei far presente la disparità di trattamento che si verifica nella nostra città tra le società sportive che usufruiscono degli impianti comunali e quelle che invece operano nelle palestre gestite dalla Provincia.

Il Comune di Senigallia ha attuato una politica dei prezzi per gli impianti sportivi di sua competenza molto valida, dando in gestione alle società sportive le strutture sportive comunali a tariffe forfettarie veramente accessibili. La Provincia, invece, si avvale del pagamento tramite tariffe orarie.

Per capire bene la disparità di trattamento faccio un esempio: il palasport di Senigallia è gestito dalla società di basket, che corrisponde al comune la cifra di € 1000,00 per tutto l’anno. Al termine delle lezioni scolastiche, inoltre, l’impianto è ad uso esclusivo della società negli orari che preferisce per tutto l’anno, compresi i fine settimana dedicati alle competizioni.

La tariffa oraria, invece, della palestra di un Istituto della provincia è stata aumentata da € 11,30 (tariffa prevista dalla Provincia) ad €14,00 con una deliberazione del Consiglio d’Istituto. In quella palestra si alternano varie società sportive durante la settimana e, in particolare, la società del Badminton Senigallia che la occupa per 6 ore alla settimana per una cifra mensile di € 336,00, che, moltiplicata per 11 mesi di attività, arriva ad € 3.600,00 circa. Considerando anche le ore delle altre società sportive, l’incasso dell’istituto ammonta a circa € 25.000,00 all’anno.

Si capisce bene che chi adopera questi impianti, o perché hanno le caratteristiche giuste per la disciplina sportiva o perché altri non sono disponibili, paga una cifra enormemente più elevata rispetto a chi utilizza gli impianti comunali. Il rischio è la chiusura di attività sportive consolidate da anni, che stabiliscono tariffe accessibili anche per i meno abbienti, ma che non riescono a sostenere un onere cosi pesante come quello richiesto dalla provincia.

Questo trattamento va contro qualsiasi norma di buonsenso e rende difficile l’applicazione dei principi (ne cito solo alcuni) della carta dello sport dell’Unione Europea, come il rafforzamento del ruolo sociale dello sport, la promozione della salute pubblica attraverso l’attività fisica, il rilancio delle attività di volontariato, ecc. Mi auguro che, chiunque sia il nuovo Sindaco e chiunque sia il nuovo Presidente della Regione si faccia carico di questo problema, affinché tutte le società, che operano sul nostro territorio, abbiano lo stesso trattamento e le stesse opportunità.

*Consigliere nazionale Federazione Italiana Badminton

 

 

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