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Il verde danneggiato davanti a Palazzo Venezia, chiesto l’intervento dell’assessore Campagnolo

Il verde danneggiato davanti a Palazzo Venezia, chiesto l’intervento dell’assessore Campagnolo

Nicola Di Francesco, dopo le – inutili – sollecitazioni fatte lo scorso anno, non si perde d’animo e torna alla carica per ridare la giusta bellezza al lungomare di Senigallia

SENIGALLIA – Nonostante il freddo di questi giorni la primavera si sta avvicinando. Ed è per questo che torna di attualità anche la situazione della piazza antistante Palazzo Venezia, sul lungomare Dante Alighieri.

Nicola Di Francesco, vicepresidente emerito dell’ordine dei giornalisti delle Marche, torna a riproporre – questa  volta alla nuova alla nuova Amministrazione comunale – una situazione incancrenita, più volte illustrata a chi si trovava, lo scorso anno, ad amministrare Senigallia.

Lo fa con una lettera inviata all’assessore all’Ambiente, Elena Campagnolo.

“Egregio assessore, gentile signora, qualche tempo fa ho letto su “Il Resto del Carlino”, pagina di Senigallia, che il Comune è stato premiato come “La città per il verde” titolo che viene conferito alle città d’Italia che si distinguono per la crescita del verde urbano ed il contenimento dell’impatto edilizio.

“Questa cosa – scrive sempre Nicola Di Francesco – mi spinge oggi a portarle a conoscenza un fatto sul quale mi sto impegnando, senza alcun risultato, da tempo per arrivare ad ottenere il risultato che voglio raggiungere.

“Abito durante i periodi estivi (essendo un pensionato) a Senigallia a Palazzo Venezia, in via  Dante Alighieri e sulla piazza antistante il palazzo (piazza di proprietà comunale) sin dall’estate 2020 giovinastri del sabato sera, che si ritrovano a centinaia sulla piazza, hanno divelto un giovane albero (sulla destra, in via Dalmazia) e tentato di rompere due piante (piegate) nell’aiuola, sempre antistante il palazzo (le invio le immagini).

“Come le dicevo a suo tempo ho interessato prima il comando dei Vigili urbani, poi gli addetti al servizio di pulizia urbana sulla piazza: niente da fare. Allora ho scritto al dirigente dell’Ufficio tecnico ma, per tre volte, nessuno ha risposto al mio messaggio.

“Telefono, dopo non poca fatica per farmi rispondere, e mi dicono che il dirigente è andato in pensione da alcuni mesi (non si capisce perché la sua email sia ancora attiva, forse lo sarà tuttora, non voglio neppure perdere il tempo per verificare). Allora scrivo al segretario comunale dottor Stefano Morganti che ho saputo poi, in quel periodo, essere diventato il “facente funzione” alla responsabilità dell’Ufficio tecnico. Non risponde.

“Non mi fermo e scrivo al collega dell’Ufficio stampa il quale mi rende noto che non sa a chi faccia capo, in quel momento, l’ufficio tecnico, visto il pensionamento del primo e pronto ad uscire anche il segretario.

“Ci ho messo un po’ ad arrivare a questa triste conclusione, ma non mi sono perso d’animo. Ho salutato con piacere l’arrivo della nuova Amministrazione, sperando di poter risolvere questa vicenda, che nasce dall’interessamento di un cittadino non senigalliese, ma che ama la natura più che mai.

“Lascio a lei questa triste vicenda, nata dall’inefficienza di una struttura pubblica come il Comune di Senigallia, nella speranza che lei la possa risolvere, la voglia risolvere, quanto prima. Cordialmente”.

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