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Per Loris Pasquini il Gip conferma la detenzione in carcere

Per Loris Pasquini il Gip conferma la detenzione in carcere

Il 29 marzo ha ucciso il figlio Alfredo con un colpo di pistola nella loro casa alla periferia di Roncitelli

SENIGALLIA – Loris Pasquini, il settantaduenne senigalliese che, il 29 marzo, ha ucciso nella sua abitazione, alla periferia di Roncitelli, il figlio Alfredo – 26 anni – con un colpo di pistola, resta in carcere.

La decisione è stata presa oggi dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Ancona, dottoressa Sonia Piermartini.

L’accusa principale, nei confronti del pensionato senigalliese, è quella di omicidio volontario, aggravata dal vincolo di parentela.

Nella circostanza il Gip ha anche confermato la misura cautelare in carcere, escludendo la possibilità degli arresti domiciliare, onde evitare un possibile inquinamento delle prove, considerato che l’attuale compagna dell’uomo, una donna originaria della Thailandia, è l’unica testimone del delitto.

Secondo quanto si è appreso la donna è già stata ascoltata dagli investigatori ma resta a disposizione per eventuali ulteriori puntualizzazioni che potrebbero essere necessarie dopo l’acquisizione dei risultati dell’autopsia.

Anche davanti al Gip, Loris Pasquini, ha continuato ad affermare di essersi difeso dopo una nuova aggressione del figlio e di aver sparato mirando alle gambe.

La salma di Alfredo Pasquini è ancora posta sotto sequestro, così come la casa, alla periferia di Roncitelli, dove c’è stato l’omicidio.

 

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