CENTROCRONACAIN PRIMO PIANO

Diffamò il consigliere Paradisi: attivista di “Arvultura” condannato dal Tribunale

Diffamò il consigliere Paradisi: attivista di “Arvultura” condannato dal Tribunale

Il risarcimento sarà devoluto alla pratica sportiva per i ragazzi di famiglie meno abbienti

di ELPIDIO STORTINI

ANCONA – Aveva sostenuto che altri, all’interno del centro sociale “Arvultura”, avevano acceduto abusivamente al proprio account di Facebook e, utilizzando il proprio profilo, avrebbero diffamato l’allora consigliere comunale Roberto Paradisi (nella foto, a destra), ora esponente di Forza Italia Civici per Senigallia.

Non è bastata tale linea difensiva per far assolvere un militante del centro sociale “Arvultura” (G.P. le sue iniziali) condannato questa mattina dal Tribunale di Ancona per diffamazione a 800 euro di multa, 3 mila euro di risarcimento danni (ma solo quale acconto “provvisionale”) ed oltre 3 mila euro di spese legali.

Il Giudice monocratico del Tribunale di Ancona ha letto la sentenza dopo una breve camera di consiglio a seguito del giudizio abbreviato richiesto dall’imputato stesso.

Il post incriminato risale all’aprile del 2017. L’attivista del centro sociale aveva pubblicato sul proprio profilo un attacco diffamatorio all’allora consigliere comunale Paradisi in occasione di una polemica pubblica rilanciata dal consigliere di opposizione nei confronti dell’allora assessore Girolametti (accusato di aver partecipato ad un presidio in piazza per impedire una manifestazione politica regolarmente autorizzata) di cui erano state chieste le dimissioni.

L’avvocato Roberto Paradisi, difeso dalla collega Genny Giuliani, costituitasi parte civile, aveva immediatamente denunciato l’inverosimiglianza della tesi innocentista, sottolineando peraltro che se davvero ignoti avessero acceduto al profilo social dell’imputato sostituendosi a lui avrebbero commesso almeno tre reati: accesso abusivo a sistema informatico, violazione della corrispondenza e della privacy e sostituzione di persona.

Ma, ovviamente l’imputato, non aveva presentato alcuna denuncia contro ignoti (della sua stessa area politica) e non aveva rimosso il post. Da qui l’inverosimiglianza della sua versione.

“Ho sempre accettato sportivamente critiche anche asprissime nell’ambito del dibattito politico – ha dichiarato l’esponente di “Forza Italia – Civici per Senigallia” Roberto Paradisi – ma non ho mai abbassato la guardia nei confronti di chi utilizza l’ingiuria volgare, l’invettiva personale e l’attacco alla moralità o professionalità delle persone perché incapace di civile dialettica politica. E tale incapacità, purtroppo, si trova tristemente a tutte le latitudini. Devolverò la somma del risarcimento danni – ha continuato Paradisi – in favore della pratica sportiva per i ragazzi di famiglie meno abbienti, così trasformando l’odio e la maleducazione in “farmaco” benefico per chi ha meno possibilità”.

 

QS – RIPRODUZIONE RISERVATA - www.quisenigallia.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *