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Anche Ostra piange l’attore Carlo Alighiero

Anche Ostra piange l’attore Carlo Alighiero

Il ricordo del sindaco Federica Fanesi nel giorno dei funerali: “Vogliamo dedicarti un pensiero pieno d’affetto, vogliamo che ti giunga un saluto da Ostra, che è anche la tua Ostra, la terra natale, a cui sei sempre tornato con piacere e che non hai mai dimenticato”

OSTRA – Il sindaco di Ostra, Federica Fanesi, a nome di tutta la comunità, ha scritto una lettera aperta a Carlo Alighiero, il popolare attore e doppiatore, originario di Ostra, morto l’altro giorno, a Roma, all’età di 94 anni.

“Carissimo Carlo Alighiero,

è una giornata triste, oggi. A Roma, in quella che ormai da tantissimi anni è la tua Roma, oggi saranno tanti a radunarsi per porgerti l’ultimo saluto, l’ultimo virtuale abbraccio. Negli ultimi giorni di te si è scritto molto:  importante come sei diventato, attore, regista, autore, doppiatore, tutti i giornali ti hanno dedicato almeno un articolo, per celebrare  la tua  brillante carriera,  i tuoi  successi, il lungo sodalizio professionale con la splendida Elena Cotta, attrice e doppiatrice anche lei e anche compagna di tutta la  vita: festeggiare  le nozze di diamante non è un traguardo alla portata di tutti!  Insieme avete  attraversato e contribuito a scrivere la storia del teatro italiano.

E’ stato già ricordato tutto, ma oggi anche noi vogliamo dedicarti  un pensiero pieno d’affetto, vogliamo che ti giunga  un saluto da Ostra, che è anche la tua Ostra, la terra natale, a cui sei sempre tornato con piacere e che non hai mai dimenticato. Lasciare il paese per raggiungere Milano deve essere stato un salto da capogiro, per te, ancora giovanissimo.

All’epoca eri ancora solo  Carlo Animali, ma il cuore era già pieno di aspettative. Che bagaglio di speranze, paure, malinconie, entusiasmi devi aver portato con te… Lassù ti  aspettavano l’Accademia di Brera, l’Università Bocconi e, finalmente quella agognata borsa di studio, che ti ha aperto le porte, a Roma, dell’Accademia d’Arte drammatica: Orazio Costa, Sergio Tofano, Silvio D’Amico, Vittorio Gassman…i grandi del Teatro Italiano del Novecento erano tutti lì per te. Ti immaginiamo pendere dalle loro labbra, rubare con gli occhi ogni gesto, ogni movenza… assaporare il Teatro, che ti scorreva sempre più nelle vene.  E che  compagni stavano lì con te, a seguire corsi e sognare il proprio domani: Monica Vitti, Ileana Ghione, Luigi Vannucchi, Glauco Mauri….

Anche loro, con te, diventate pietre miliari del nostro Teatro.  E sì, perché anche il tuo nome è tra quelli de i grandi dello spettacolo e ci hai resi orgogliosi ogni volta che abbiamo seguito le avventure del Commissario Maigret o quelle del Tenente Sheridan o quando, rapiti, seguivamo il racconto delle vicende di Ulisse, nella memorabile “Odissea” di Franco Rossi…. E poi per tutti i tuoi infiniti successi sul palcoscenico dei Teatri, quello che amavi più di tutti i set  televisivi e cinematografici. E che effetto quando sentivamo Anthony Queen o Laurence Olivier parlare italiano con la tua voce!

Per il mondo sei Carlo Alighiero, ma per noi sei sempre Carlo da Ostra e qui, chi ti ha conosciuto, coetaneo o giù di lì, ha ancora di te  il ricordo di un bel giovanotto, allegro, amante della compagnia, molto brillante con le ragazze e molto, molto abile a raccontare barzellette. Poi c’è chi, più giovane, non può proprio dimenticare  un tuo spettacolo, visto da ragazzino,  che lasciò di stucco il pubblico in sala, perché, accanto a te, sul palco, in quella tua versione de  “La città del sole”, all’improvviso, inaspettatamente, è apparso un nudo integrale femminile… mai successo prima!  E poi ci sono tanti giovani di qualche anno fa, che ti sono ancora grati e riconoscenti, perché hai tenuto a battesimo la loro Compagnia Teatrale e hai, in qualche modo, benedetto e incoraggiato anche la loro voglia di teatro.

Caro Carlo, ti ricordiamo con l’affetto grande, con cui si ricordano le persone di famiglia, quelle che, per le vicende della vita, si incontrano raramente, ma con le quali resta un legame fatto di radici comuni, di luoghi e volti condivisi, di ricordi mai abbandonati… Ti  salutiamo con affetto e infinita nostalgia, mentre ci stringiamo in un abbraccio, teneramente affettuoso, alla tua cara Elena e alla tua famiglia.

Buon viaggio, Carlo!”

 

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