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Scoperti gli autori dei colpi ai bancomat, 11 persone denunciate dai carabinieri / Video

Scoperti gli autori dei colpi ai bancomat, 11 persone denunciate dai carabinieri / Video

La gang – tra il 2016 ed il 2018 – aveva agito a Cupramontana, Casine di Ostra, Santa Maria Nuova, Cingoli, Staffolo, Monte Roberto e Piticchio di Arcevia

ANCONA – I carabinieri del Nucleo Investigativo di Ancona hanno denunciato undici persone, nell’ambito dell’Operazione Explosion. Dovranno rispondere di associazione per delinquere finalizzata alla consumazione di reati contro il patrimonio, furto aggravato, ricettazione, riciclaggio, rapina e violazione della normativa sulle armi.

Agli undici indagati è stato notificato dai militari l’avviso della conclusione delle indagini preliminari firmato dal pubblico ministero Rosario Lionello della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona.

Le persone denunciate sono otto italiani e tre stranieri che avevano dato origine ad un sodalizio criminoso che, tra il 2016 ed il 2018, aveva commesso delle azioni delittuose in alcuni centri delle province di Ancona e Macerata.

Secondo quanto si è appreso, in quel periodo, gli undici denunciati avevano effettuato dei colpi in sette sportelli bancomat, in un supermercato, in un ufficio postale, riuscendo ad ottenere un bottino superiore ai duecentomila euro.

Lo zoccolo duro del gruppo, costituito da italiani, tra loro legati da vincoli familiari, dimoranti in provincia di Ancona, aveva costituito un’associazione che si era prefissa l’obiettivo di attaccare i dispositivi bancomat, utilizzando la cosiddetta tecnica della “marmotta”, ovvero l’impiego di un contenitore metallico all’interno del quale vi è della polvere esplosiva che viene fatta deflagrare con innesco elettrico.

Ma il gruppo non disdegnava neppure di commettere rapine ai danni di esercizi commerciali. Nel corso delle indagini è anche emerso che alcune persone avevano riciclato delle banconote “macchiate di rosso” (provento dei colpi commessi ai danni dei bancomat) immettendole nel circuito delle “slot machines”.

Questi, comunque, i principali fatti di cronaca contestati agli undici indagati:

  1. 28 dicembre 2016 alle ore 03.00 circa, a Cupramontana, tentato furto ai danni del dispositivo bancomat della filiale della Veneto Banca;
  2. 14 gennaio 2017 alle ore 04.00 circa, a Casine di Ostra, furto, con esplosione ai danni del dispositivo bancomat della filiale della “Veneto Banca”, con un bottino di 59.000 euro;
  3. 8 marzo 2017 alle ore 04.00, a Santa Maria Nuova, furto ai danni del dispositivo bancomat della filiale della Banca di Credito Cooperativo di Filottrano, con un bottino di 23.000 euro;
  4. 20 settembre 2017, alle ore 02.00, a Cingoli, tentato furto ai danni della postazione bancomat della Banca di Credito Cooperativo di Filottrano;
  5. 20 settembre 2017 alle ore 03.50, a Staffolo, in via XX Settembre, furto ai danni del dispositivo bancomat della filiale di Banca Intesa, con un bottino di 22.730 (nell’occasione era stata utilizzata una Fiat Punto rubata a Trecastelli);
  6. 21 settembre 2017, alle ore 03.00, a Cupramontana, in via Ferranti, tentato furto ai danni dello sportello bancomat della filiale “IntesaSanpaolo” (successivamente veniva incendiata la Fiat Punto rubata a Trecastelli);
  7. 28 ottobre 2017, alle ore 20.40, a Monte Roberto, rapina a mano armata ai danni del supermercato Famila, in quel momento chiuso al pubblico, con un bottino di 23.000 euro (nella circostanza è stata anche rapinata l’auto Fiat Uno di un cliente);
  8. 1 dicembre 2017 alle ore 09.00 circa, a Piticchio di Arcevia, rapina a mano armata ai danni del personale dell’Ufficio postale, con un bottino di 40.000 euro, appena recapitati da personale di un istituto di vigilanza;
  9. 6 febbraio 2018 alle ore 04.00 circa, a Staffolo, furto ai danni della banca “IntesaSanpaolo”, con un bottino di circa 35.000 euro.

Le attività d’indagine si sono avvalse del determinante contributo dei vari reparti territoriali coinvolti e del Ris di Roma che ha analizzato e comparato quanto repertato sulle varie scene del delitto, tracce ed impronte, con analoghi elementi acquisiti nel corso delle investigazioni.

QUI SOTTO un video:

 

 

 

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