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“Senigallia ha bisogno di sei Centri civici”, Diritti al Futuro presenta le sue proposte

“Senigallia ha bisogno di sei Centri civici”, Diritti al Futuro presenta le sue proposte

SENIGALLIA – Nella sala del Consiglio comunale si è svolto un dibattito sulle proposte di modifica del regolamento attuativo dei Centri civici risalente al 27/7/2016.

Le modifiche già apportate in quella sede dal Consiglio comunale non bastarono per attivare i nuovi Centri civici, già Consigli di circoscrizione e luogo della partecipazione e della consultazione democratica cittadina.

Per sbloccare la situazione Diritti al Futuro fa oggi alcune proposte su:

Riduzione e nuova perimetrazione da 10 Centri Civici a 6, ampliandoli e accorpandoli nell’intento di cercare di creare comunità e aggregazione.

Sistema elettivo basato sulla scelta diretta del candidato da un’unica lista. Modifica dell’elettorato passivo basato su due componenti: autocandidature e candidature selezionate

Modifica di alcune competenze dei Centri Civici

A) Nuova perimetrazione dei Centri Civici, da 10 a 6

Gli ambiti, che corrispondono ai 6 Centri Civici individuati, sono strutturati in due fasce urbane:

  • i quartieri più urbani incluso il centro storico. Si tratta della parte più densa e popolosa della città, più ricca di servizi, ma anche più soggetta a problemi di natura ambientale.
  • i quartieri e le frazioni più periferiche che si sviluppano nelle aree rurali più lontane dal centro urbano. Si tratta della parte meno densa e popolosa della città, più ricca di aree naturali e con una maggiore qualità ambientale, ma meno attrezzata di servizi.

I Centri Civici ridisegnati sono:

  1. Centro Civico Nord
  2. Centro Civico Centro
  3. Centro Civico Saline
  4. Centro Civico Adriatico
  5. Centro Civico Vallone
  6. Centro Civico Scapezzano/Roncitelli

B) Sistema elettivo

La seconda modifica principale riguarda il sistema elettivo che non è più basato sulla presentazione di liste di candidati con il candidato presidente e il voto bloccato alla lista. Proponiamo al contrario un modello molto più semplice e pratico che è assimilabile a quello di un’associazione, ovvero che in ogni centro civico ci sia un’unica lista di candidati.

I cittadini si candidano singolarmente e la scelta del cittadino è diretta, attraverso l’espressione di 3 preferenze. Saranno eletti i cittadini che avranno ottenuto più preferenze. Per quanto riguarda i requisiti di chi si vorrà autocandidare, oltre a quelli previsti per legge (articolo 10 della legge 31 dicembre 2012, n. 235), vi sono quelli di non avere altri incarichi istituzionali e di risiedere nel comune di Senigallia da almeno 12 mesi alla data delle elezioni. Anche i cittadini stranieri comunitari ed extra-comunitari avranno il diritto di candidarsi a condizione che vivano nella nostra città da almeno un anno.

Altra importante novità è l’introduzione di un’importante strategia grazie alla quale si riesca ad innescare un processo partecipativo virtuoso. L’unica lista di candidati, infatti, sarà composta per un 50% da cittadini che si autocandideranno e da un altro 50% di cittadini selezionati con un criterio di casualità dall’anagrafe comunale; naturalmente, tali cittadini sorteggiati potranno accettare o rifiutare la candidatura. Con tale strategia si vorrà stimolare e coinvolgere quella parte di cittadinanza che spesso non partecipa alla vita pubblica e che neanche fa parte di altre associazioni, e sentirsi quindi parte integrante della propria comunità.

C) Competenze

Possiamo suddividere le competenze riportate all’interno del regolamento (molte delle quali erano già presenti anche prima) in due filoni.

  • Funzioni Istituzionali che riguardano i rapporti con la Giunta e con il Consiglio Comunale: azioni di consultazione, espressione di pareri su proposte, azioni propositive in merito a problematiche, convocazioni di assemblee cittadine. Importanti su questo versante sono le metodologie di facilitazione alla partecipazione offerte dalla recente legge regionale (n 31) sul tema.
  • Funzioni di coordinamento e promozione socio/culturale che collegano le Frazioni e il mondo delle associazioni ivi residenti, nell’ottica di promuovere eventi sociali, ricreativi e culturali (es. le sagre, mostre, ecc) e che cercano di stimolare la condivisione di progetti, senza mai sostituirsi o sovrapporsi nell’organizzazione di singoli eventi.

Non ultimo, infine, è la previsione esplicita del Bilancio Partecipativo all’interno del Regolamento, quale strumento di analisi e di condivisione delle partite economico/finanziarie a disposizione dei cittadini.

Il dibattito continua. Diritti al Futuro organizzerà nelle prossime settimane alcuni incontri anche con gli alleati di coalizione ed un questionario online al fine di sollecitare un confronto ed un approfondimento sulle proposte fin qui avanzate.

La Sinistra in Festa prosegue con altri 4 appuntamenti gratuiti

La cittadinanza è invitata a partecipare. Alcuni appuntamenti includono una proposta gastronomica a pagamento. Gli accessi saranno regolati in base alle normative vigenti.

 

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