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Disposto il rinvio a giudizio dell’ex sindaco di Senigallia e di altri 7 imputati per il reato di inondazione

Disposto il rinvio a giudizio dell’ex sindaco di Senigallia e di altri 7 imputati per il reato di inondazione

Conclusa, al Tribunale dell’Aquila, l’udienza preliminare del processo penale per l’alluvione del 2014. Tutti gli altri reati contestati agli indagati sono stati invece prescritti

L’AQUILA – Si è conclusa oggi, al Tribunale dell’Aquila, l’udienza preliminare del processo penale per l’alluvione che, a maggio 2014, ha colpito Senigallia, causando la morte di 4 persone e danni per diversi milioni di euro a privati ed aziende.
Il processo è approdato a L’Aquila, dopo che il Tribunale di Ancona aveva dichiarato la propria incompetenza territoriale, data la presenza, nel Collegio giudicante, di un magistrato che aveva subito anch’esso danni per l’alluvione.
Il Giudice dell’udienza preliminare del Tribunale abruzzese dottoressa Guendalina Bucella ha oggi ritenuto prescritti tutti i reati contestati agli indagati, tranne quello di inondazione (ex art. 426 del codice penale), per il quale ha disposto il rinvio a giudizio degli indagati, accogliendo la tesi delle 380 parti civili , costituite da cittadini e da aziende alluvionate, assistite dall’avvocato Corrado Canafoglia, che patrocina anche l’Unione Nazionale Consumatori.
Il giudice ha altresì disposto il non luogo a procedere per il reato di abuso di ufficio per i fatti relativi al Percorri Misa, in quanto, nel frattempo, è intervenuta una modifica della legge che ha ristretto l’ambito dell’illecito penale.
Un ulteriore fatto saliente emerso oggi è il riconoscimento dello status di responsabile civile a carico della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero dell’Interno, della Regione Marche, della Provincia di Ancona e del Comune di Senigallia, patrocinato dall’avvocato Barile, incaricato direttamente dall’assicurazione del Comune, accogliendo l’istanza dell’avvocato Canafoglia.
Il riconoscimento dei responsabili civili si traduce nel fatto che qualora si pervenga ad una condanna degli imputati, tali Enti saranno tenuti a risarcire le parti civili in solido con gli imputati stessi.
L’udienza è stata rinviata, davanti al Tribunale monocratico penale de L’Aquila al 9 giugno. In quella circostanza Maurizio Mangialardi, Luana Angeloni, Flavio Brunaccioni, Gianni Roccato, Massimo Sbriscia, Mario Smargiasso, Alessandro Mancinelli e Libero Principi dovranno difendersi quali imputati dalla pesante accusa di inondazione per la quale rischiano una condanna compresa tra i 5 ed i 12 anni di reclusione.

 

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