Venerdì pomeriggio al Portone l’ultimo saluto a Marco Marconi

Venerdì pomeriggio al Portone l’ultimo saluto a Marco Marconi

SENIGALLIA – Un altro grave lutto a Senigallia: è deceduto, a 69 anni, Marco Marconi, ufficiale in pensione del Corpo della Polizia locale.

Ne danno il triste annuncio la moglie Nadia ed i figli Silvia e Luca. La camera ardente è stata allestita all’obitorio del cimitero delle Grazie.

Appassionato di storia, di politica e di fotografia, Marco Marconi aveva anche scritto dei libri. L’ultimo “Ombrelloni e rifugi anti-aerei. Come vive una città durante la guerra. Senigallia 1938/1944”, dedicato alla sua amata città, dato alle stampe lo scorso anno.

Dopo aver svolto, con grande passione, per tanti anni, la sua attività nella Polizia locale di Senigallia Marco Marconi aveva poi ricoperto lo stesso incarico nel comune di Trecastelli.

Una notizia, quella del decesso, che rattrista, oltre ai suoi familiari, quanti hanno avuto modo di conoscerlo ed apprezzarlo.

Tra questi l’avvocato Roberto Paradisi che scrive: “E’ morto Marco Marconi, un amico prima ancora che un uomo di legge, apprezzato e rigorosissimo ufficiale del Corpo della Polizia municipale. Da qualche tempo una malattia, contro la quale ha combattuto, dando lui stesso forza alla sua famiglia, lo aveva messo a dura prova. Un uomo di rarissima intelligenza e umiltà con il quale, nonostante l’abissale differenza di vedute politiche, era facile trovarsi sullo stesso piano, condividendo gli stessi principi etici. Più di una volta, mi ha offerto consigli e indicazioni nell’ambito del mio impegno politico da consigliere comunale. Sempre nell’ottica di quel reale bene comune che fugge da ogni miserevole logica di partito o di fazione.

“Lo ricordo – scrive sempre Roberto Paradisi – come un uomo libero da ogni schema (e in questo eravamo e siamo identici) e come uomo di cultura. Appassionato di storia (come si amava definire), ha regalato alla città un meticoloso lavoro di saggistica raccontando (anche con aneddoti particolari e sintomatici per capire la vita di Senigallia in anni difficili) la vita di comunità dal 1938 fino alla fine della seconda guerra mondiale. Il suo “Ombrelloni e rifugi anti-aerei” è un piccolo gioiello, frutto di un lavoro di ricerca in archivi di oltre due anni che ha permesso di portare alla luce storie nascoste nello scenario del dramma della guerra che sconvolse il mondo. A Marco, il mio fraterno saluto. Alla sua famiglia il mio personale abbraccio”.

“Piangiamo – scrive in una nota Diritti al Futuro – la prematura scomparsa di Marco Marconi, uomo e cittadino appassionato e colto, profondamente innamorato della città di Senigallia, in cui ha vissuto, lavorato e partecipato in modo intenso e attivo alla vita politica, culturale e sociale.

“Ci mancheranno il suo spirito battagliero e critico e la sua disponibilità a farsi coinvolgere nei percorsi collettivi e nelle battaglie per la tutela dell’ambiente e la promozione dei diritti degli ultimi. Amante della fotografia dei paesaggi marini e scrittore per diletto, ha regalato nei mesi scorsi alla città un’opera libraria dal titolo “Ombrelloni e rifugi anti-aerei” in cui ha ricostruito la vita in una città della costa marchigiana, Senigallia, dalla fine degli anni ’30 fino al termine della seconda guerra mondiale, con la guerra di Liberazione. Grazie di tutto Marco – conclude Diritti al Futuro -, che la terra ti sia lieve”.

L’ultimo saluto, a Marco Marconi, venerdì pomeriggio, alle ore 16.30, nella chiesa di Santa Maria della Neve, al Portone.

 

 

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