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Vittorio Sgarbi elogia Senigallia come città della bellezza

Vittorio Sgarbi elogia Senigallia come città della bellezza

di GENNARO CAMPANILE*

SENIGALLIA – Non è stata una sorpresa che Vittorio Sgarbi abbia parlato bene di Senigallia sabato sera in Piazza Garibaldi.

Il critico d’arte è venuto diverse volte a Senigallia in questi ultimi anni (da un assonnato padre Giuliano nel passato si è fatto aprire la chiesa di San Martino in piena notte per ammirare il quadro del Guercino presente) ed ha sempre lodato il senso di “bellezza” che vi si respira, grazie alle sue grandi riqualificazioni del centro storico (Foro Annonario, via Carducci, piazza Garibaldi, piazza Saffi, piazza Manni…ecc) ai suoi circuiti museali e con i suoi grandi eventi di qualità legati al mare al suo simbolo “la Rotonda sul Mare”, alla città della fotografia, alla città del gusto, alla città dei Della Rovere e alla città di Giovanni Mastai Ferretti, al Summer Jamboree, a Fosforo, a X Master, al Festival del Giallo alle Mostre..ecc)

Il suo intervento è stato piacevole e ha fatto dimenticare per un po’ il grigiore della rassegna “culturale” che si è ispirata ai temi più cari del qualunquismo e sovranismo della destra che oggi va per la maggiore e a cui l’Amministrazione del nuovo corso senigalliese non ha saputo resistere, priva com’è di valori nella sua azione amministrativa.

Il pubblico presente alla rassegna ha ricevuto in omaggio anche il programma completo degli eventi estivi (la stagione è già iniziata almeno da dieci giorni) di Senigallia e della vallata. Immaginiamo che nei prossimi giorni saranno distribuiti anche gli occhiali per leggerlo dato il carattere microscopico utilizzato nell’opuscolo che lo fa assomigliare più ad un bugiardino a colori che ad una guida di facile consultazione anche per chi non abbia la vista di una aquila.

Chi temeva la rivoluzione promessa da destra sulla stagione estiva può dormire sonni tranquilli. Per fortuna era solo propaganda elettorale: il programma della stagione estiva post-covid è sostanzialmente lo stesso perfezionato negli anni dal centrosinistra con qualche variazione peggiorativa, un po’ come accade a scuola nel copiare il compito dal vicino di banco più bravo e poi si aggiungono alcuni strafalcioni perché non si capisce neanche quello che si copia.

L’esempio più eclatante è la sostituzione del Cateraduno con la trasmissione della radio romana RDS. Tra riffa e raffa si è spesa una cifra vicina ai 100.000 euro con pochissima pubblicità nazionale ed una comparsata (nascosta dietro il sofisticato neologismo di “live”) del cantante Irama che ha terminato la sua esibizione appena la voce si è scaldata. A sentire i commenti in piazza non sembrava che la maggior parte di quelli che in pochissime ore hanno esaurito le prenotazioni on-line fossero consapevoli di partecipare solo a 20 minuti si esibizione di Irama, non certo ad un concertone né ad un concertino (una curiosità organizzativa, alla fine il biglietto non era così obbligatorio per entrare nella piazza…).

Adesso entriamo nel vivo della stagione turistica. Chissà se alla gioiosa anarchia caratteristica di Senigallia (bici senza fanale anche di notte e che si muovono contromano o incuranti delle ZTL, tavolini che invadono le strade del centro storico limitando il passeggio, parcheggi rosa presenti solo nei centri commerciali) seguirà un periodo di ordine e legge in cui anche i lavori promessi al porto saranno realizzati.

*Consigliere comunale AmoSenigallia

 

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