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A Castelleone di Suasa sta per partire la stagione all’Anfiteatro della Città Romana

A Castelleone di Suasa sta per partire la stagione all’Anfiteatro della Città Romana

CASTELLEONE DI SUASA – Inizia ufficialmente venerdì 15 luglio la stagione all’ Anfiteatro della città Romana di Suasa a  Castelleone di Suasa con  Alla Ricerca del Vello d’Oro”, un evento di carattere musicale – teatrale che si addice alla cornice dell’Anfiteatro, contesto ideale per le rappresentazioni storico-mitologico di un tempo, dove gli antichi rappresentavano le loro storie di guerra, d’amore, di avventura e di mitologia, il pubblico potrà rivivere quei momenti passati tra le rovine in cui un tempo si intrecciavano la recitazione, la musica e la danza.

Si tratta di un’opera con musiche di scena originali composte interamente dal M° Roberta Silvestrini e si compone di diverse parti musicali che si alternano e si mescolano a parti recitate, musicali e danzate; tutti i personaggi e le situazioni saranno sottolineate e accompagnate da lite – motiv musicali, utilizzando una scrittura e degli effetti semplici ed immediati, volti a riprodurre gli antichi modelli sonori della civiltà della Grecia antica; a sottolineare ancora di più il contesto sarà l’uso degli strumenti come il flauto, il corno, l’arpa, le percussioni e le voci che condurranno il pubblico nel mondo del mito, con la sua seduzione e l’incanto che, attraverso i secoli, è arrivato fino a noi assieme al suo fascino intatto.

I testi sono tratti da “Le Argonautiche” di Apollonio Rodio e nel I e II libro si descrive il viaggio degli Argonauti guidati dal principe Giasone, verso la Colchide, sul Mar Nero. Dopo un breve proemio contenente l’invocazione ad Apollo e l’esposizione dell’antefatto (Pelia ha usurpato il regno di Iolco al fratellastro Esone, padre di Giasone; quest’ultimo, per riprendere il comando, deve consegnare all’usurpatore il vello d’oro custodito dal re Eeta nella selvaggia terra dei Colchi), segue un secondo proemio con la tradizionale invocazione alla Musa ed il catalogo degli Argonauti, su imitazione dell’esordio di Omero nell’Iliade. Il III libro è interamente incentrato sulla figura di Medea, che per amore, impiega le sue arti di maga e rende possibile la vittoria di Giasone. Si apre con un terzo proemio contenente l’invocazione a Erato, musa della poesia d’amore; subito dopo la dea Afrodite invia il figlio Eros a Medea perché si innamori di Giasone. Così accade: l’eroe, grazie ad un filtro magico procuratogli da Medea, riesce ad aggiogare due tori spiranti fuoco e a sconfiggere i guerrieri nati dai denti di serpente seminati sul campo di battaglia. Nel IV libro è descritto l’episodio della conquista del vello d’oro e del ritorno degli eroi.

Il concerto prevede la partecipazione di tre attori (Anna Annibali, Mauro Pierfederici e Alessio Messersì), di un ensemble formato da percussioni, arpa, flauto, corno (Giacomo Sebastianelli, Letizia Cerasa, Elena Solai, Luca Delpriori), delle voci del Coro S. Giovanni Battista di Senigallia e della partecipazione straordinaria della danzatrice Giulia Ricci.

 

 

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