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La tragedia di Senigallia: cerca di salvare il figlio ma viene travolto con lui dal treno in transito

La tragedia di Senigallia: cerca di salvare il figlio ma viene travolto con lui dal treno in transito

SENIGALLIA – Gli agenti della Polizia ferroviaria sono stati impegnati a lungo per cercare di ricostruire la dinamica del tragico investimento di ieri sera sulla linea adriatica, a poche centinaia di metri dalla stazione di Senigallia.

Ed ormai è certo che il padre avrebbe cercato di salvare il figlio che era finito lungo le rotaie, forse con l’intento di togliersi la  vita. E questo è avvenuto proprio mentre stava giungendo un treno merci.

Il padre, stando a quanto è emerso, sarebbe anche riuscito ad afferrare il figlio nel disperato tentativo di salvarlo, ma entrambi sono stati risucchiati dal treno in transito. E, purtroppo, sono deceduti sul colpo.

Le vittime di questa nuova tragedia sono Stefano – 63 anni – e Claudio – 26 anni – Pannacci. A travolgerli un treno merci proveniente dalla stazione di Bologna.

Claudio Pannacci viveva a Perugia, insieme alla mamma, mentre il padre Stefano, da tempo separato dalla moglie, abitava a Valfabbrica, sempre in Umbria. Le due vittime frequentavano Senigallia da anni, soprattutto durante la stagione estiva.

Il tragico investimento è avvenuto poco dopo le ore 21 nel tratto ferroviario tra via Goldoni, via Raffaello Sanzio ed il lungomare Mameli. Immediatamente – a dare l’allarme è stato lo stesso macchinista del treno che nulla ha potuto per evitare la tragedia – è stato bloccato il traffico ferroviario lungo tutta la linea adriatica, con i convogli in transito fatti fermare nelle stazioni di Senigallia e Marotta.

Subito dopo l’investimento, per quasi quattro ore, tra le stazioni di Senigallia e Marotta, Trenitalia ha allestito dei bus sostitutivi per i passeggeri, mentre il Frecciarossa 8829, partito da Milano, il cui arrivo era previsto ad Ancona alle ore 23.38, è stato fermato alla stazione di Bologna Centrale. Ed i passeggeri hanno poi proseguito in autobus con il servizio sostitutivo, organizzato tra Bologna ed Ancona.

Soltanto alcuni minuti prima dell’una – dopo quasi quattro ore – il traffico è poi gradualmente ripreso lungo tutta la linea ferroviaria adriatica. A causa del blocco, tra le stazioni di Senigallia e Marotta, i treni ad alta velocità hanno registrato un maggior tempo di percorrenza fino a 213 minuti.

 

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