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“Occorre far chiarezza sul futuro del porto di Senigallia”

“Occorre far chiarezza sul futuro del porto di Senigallia”

“Il centrosinistra vuole l’azienda speciale pubblica. Ma ci sono parecchi punti non chiari sulla pratica portata in Consiglio comunale dall’Amministrazione”

SENIGALLIA – “Ieri sera (mercoledì) – si legge in un documento diffuso dai gruppi consiliari Pd-DaF-Vivi-Vola – abbiamo approfondito la pratica di autorizzazione acquisto delle quote dai privati per quanto riguarda la gestione del Porto.

“Parliamo del 27,5% di quote (di cui l’1% è detenuta da Gestiport, l’azienda che gestisce attualmente il Porto), detenuto attualmente da soci privati. Il percorso di acquisizione sarebbe stato propedeutico alla creazione di una azienda speciale pubblica, sulla quale l’opposizione Pd-DaF-Vivi-Vola sosterrebbe pienamente il percorso che si è intrapreso da anni e proseguito con la delibera 116/2021 del Consiglio Comunale (il piano di razionalizzazione delle partecipate), votato a dicembre del 2021. Un percorso che auspichiamo e che sposiamo in pieno, che a parole l’amministrazione Olivetti sta portando avanti, mentre nei fatti ci sono diversi dubbi sulle azioni effettuate finora.

“Dal dicembre del 2021 a novembre del 2022 – si legge sempre nel documento -, infatti, per procedere con l’acquisto delle azioni dai privati, secondo il Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica (art.5), sarebbe servito un “onere di motivazione analitica” dell’atto di acquisto. Una giustificazione economica necessaria per il percorso che si vuole intraprendere, un documento nella quale deve essere analiticamente motivato, evidenziando, altresì, le ragioni e le finalità che giustificano tale scelta.

“L’amministrazione comunale, invece, ignorando le continue segnalazioni dei consiglieri Romano e Pergolesi in merito e negando il rinvio in commissione per fare aggiungere alla delibera questo documento analitico-economico sulla trasformazione in azienda speciale (approvando nel prossimo consiglio comunale con urgenza), ha cercato egualmente di approvare l’atto, il quale tra l’altro conteneva anche degli errori sul numero di azioni che si acquisivano (365 al posto di 385). Fortunatamente l’amministrazione si è fermata poco prima della votazione in seguito alla ennesima segnalazione del Consigliere Romano, proprio sul numero di azioni da acquistare che non coincideva con quelli reali. Un atto che sarebbe stato incompleto, dal notaio, e che quindi aveva un grossolano errore materiale al suo interno. Oltre ai potenziali errori già citati prima. La pratica ora andrà nuovamente in commissione, speriamo in tempi brevissimi, e speriamo con la documentazione necessaria per una congrua valutazione da parte dei consiglieri comunali.

“Tutto questo ci pone dei dubbi: questa operazione è volta ad arrivare all’azienda speciale pubblica oppure si vuole procedere con un altro percorso che magari coinvolge qualche privato? Cosa bolle in pentole al Porto? Sono coinvolti altri pezzi di gestione pubblica, come i parcheggi o le farmacie? Perché non è stata fatta la relazione tecnica sull’azienda speciale da dicembre 2021 a novembre 2022? Quasi un anno per produrre un documento che giustificasse l’azienda speciale e che non è stato fatto. Perché?”, concludono i gruppi consiliari PD-DaF-Vivi-Vola di Senigallia.

 

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