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“Solo a parole la battaglia di Lega e Fratelli d’Italia contro la violenza sulle donne”

“Solo a parole la battaglia di Lega e Fratelli d’Italia contro la violenza sulle donne”

Dopo il recente intervento dei due partiti ospitiamo le considerazioni di una donna di Senigallia

SENIGALLIA – In questi giorni si è molto scritto della condanna di due consiglieri comunali della maggioranza che, attualmente, amministra Senigallia: Maurizio Liverani e Davide Da Ros.

Oggi, su questo delicato argomento, anche in considerazione degli interventi fatti da tre partiti della città: Fratelli d’Italia, Lega e Partito democratico, ospitiamo le considerazioni di una donna di Senigallia.

“Ebbene sì, qualcosa di grave c’è, come afferma Fratelli d’Italia di Senigallia. Ma non è l’atteggiamento del PD che cavalca l’onda della notizia della condanna di Liverani e Da Ros, consiglieri comunali di Senigallia per Fratelli d’Italia, ma è il loro atteggiamento nei confronti della vicenda ad essere grave.

“Grave è non essersi dissociati dai fatti che coinvolgono i due consiglieri e aver minimizzato la cosa tacciando di grave solamente il fatto che il PD locale abbia scritto un articolo a riguardo, minimizzando l’accaduto.

“Grave è non aver manifestato solidarietà nei confronti di una donna che è stata colpita nei suoi affetti più cari, i figli, solo per scopo puramente politico, minando le sue capacità genitoriali, facendola passare per una poco di buono, facendola stare per mesi e mesi sotto la lente di ingrandimento dei servizi sociali, con la paura di vedersi una figlia portata via.

“Fortunatamente i servizi sociali di Senigallia hanno capito subito che non c’era nulla di rilevante e che il post della ragazzina era solamente uno sfogo del momento. La differenza tra noi e i nostri figli è nel fatto che noi scrivevamo diari pieni di queste frasi, oggi invece ci sono i social e una frase sbagliata su un social può’ innescare una cosa grande che una ragazzina neppure può immaginare.

“Una ragazzina, ma nemmeno un adulto, può immaginare che ci siano persone che fanno lo screenshot di questa storia, lo tengano per ben 4 mesi custodito nei loro cellulari e, al momento opportuno, lo tirino fuori per fare una segnalazione ai servizi sociali, dicendosi preoccupati per la ragazzina.

“In 4 mesi poteva succedere di tutto, tanto più che nessuno è andato dalla madre della ragazzina a chiederle quantomeno se si fosse accorta del post, se andava tutto bene o c’erano problemi.

“No, si è preferito, dopo 4 mesi, andare a fare una segnalazione, una persona preoccupata agisce subito, non quando si stavano preparando le liste per le future elezioni comunali di Senigallia.

“Per alcune persone non è possibile misurarsi sul campo, a suon di voti, sparirebbero nell’oblio più totale quindi meglio usare altri mezzi per far fuori l’avversario.

“Di grave c’è anche l’atteggiamento della Lega di Senigallia, ex partito della Silvestrini, che si associa ai due condannati, piuttosto che prendere le distanze e contattare la signora per farle sentire la vicinanza, d’altronde la Silvestrini è stata militante per anni nel partito, ha portato avanti lei il partito a Senigallia, facendosi portavoce di tante battaglie messe in campo in quegli anni, sempre presente, sempre in prima linea, mettendoci sempre la faccia. E invece no.

“Di grave ci sono gli atteggiamenti di due dei tre partiti di maggioranza che oggi governano la città.

Partiti che si sono fatti, negli anni, portavoce della battaglia contro la violenza sulle donne. Con che coraggio, mi chiedo.

Bravi solo a parole e a mettersi il fiocchetto rosso puntato sul petto il 25 novembre.

“Ma quando si trovano davanti ad una reale violenza su una donna, ricordo la violenza non è solamente fisica, ecco che prendono le parti di chi è stato condannato per il gesto fatto e non esprimono nessuna parola, neppure privatamente, alla persona che la violenza l’ha subita”.

 

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