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Romano: “Senigallia città dell’accoglienza, ma non grazie a Olivetti e alla destra senigalliese”

Romano: “Senigallia città dell’accoglienza, ma non grazie a Olivetti e alla destra senigalliese”

di DARIO ROMANO*

SENIGALLIA – Dopo la decisione del ministro dell’Interno Piantedosi, figlia del governo a trazione Fdi-Lega-FI (di cui anche la maggioranza regionale e senigalliese si fregiano di essere precursori come modello politico), di far attraccare le navi Ocean Viking e Geo Barents nel porto di Ancona dopo aver vagato per migliaia di km in mare aperto, si è giunti alla fase successiva, quella dell’accoglienza.

Abbiamo letto dichiarazioni fuori luogo, ancora una volta, del sindaco Olivetti, il quale è stato eletto da una maggioranza che tutto è tranne che accogliente. Basti pensare a uno dei primi atti dell’amministrazione comunale, la rimozione dello striscione su Giulio Regeni, con la conseguente fuga del Caterraduno dalla città. Possiamo continuare con la vergognosa dimostrazione di forza sulla gestione dei parcheggi comunali, avvenuta con la “cacciata” delle cooperative sociali di tipo B, quelle che appunto dovrebbero favorire l’inclusione e l’accoglienza sociale di cui Olivetti si vanta. Potremmo fare altri esempi interni alla maggioranza consiliare e di giunta, ci limitiamo a questi che sono tra i più eclatanti.

Abbiamo capito, sindaco, la sua strategia: vuole risultare politicamente inesistente, non rispondendo ad alcun sollecito dell’opposizione. Se si ricorda, però, è lo stesso metodo con la quale è riuscito a perdere il suo vecchio comune, nella quale si era ricandidato dopo un mandato da sindaco. Risultare politicamente impalpabile non è mai una buona soluzione, senza rispondere o dare conto ad alcuno di ciò che si fa.

Il ringraziamento va, invece, oltre che alla Prefettura di Ancona, al nostro Ambito Territoriale Sociale n.8, fiore all’occhiello costruito negli anni e diventato uno degli esempi nazionali e regionali di come si declina il welfare a livello locale. Ambito territoriale sociale che è parte di una unione dei comuni che alcuni dei partiti di maggioranza (FdI e Lega) e che lei stesso vorrebbero smantellare per tornare indietro. Il ringraziamento, inoltre, va alla Caritas che ancora una volta si dimostra un vero e proprio sostituto del Comune, come avvenuto con la recente alluvione, dando prova concreta di accoglienza sul campo.

Sindaco, ci faccia la cortesia: sia politicamente inesistente anche adesso, e lasci lavorare serenamente gli uffici e gli attori della cooperazione e dell’accoglienza vera, non quella a parole e politicamente ipocrita.

*Capogruppo PD in consiglio comunale Senigallia

 

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