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“Se in città continuerà l’abbattimento degli alberi avremo estati ancora più calde”

“Se in città continuerà l’abbattimento degli alberi avremo estati ancora più calde”

E’ il risultato di una ricerca dell’Università Politecnica della Marche che ha scelto come case study la trasformazione di Viale Anita Garibaldi

SENIGALLIA – Avremo estati ancora più calde a Senigallia, se continuerà l’abbattimento degli alberi in città: questo è il risultato di una ricerca dell’Università Politecnica della Marche che ha scelto come case study la trasformazione di Viale Anita Garibaldi a Senigallia. Di questo si è parlato ieri sera, 8 febbraio, nella sala conferenze della Biblioteca Antonelliana. L’incontro, organizzato dal gruppo spontaneo “Alberi in città” e ben riuscito per la qualità degli interventi e per la presenza di un folto pubblico appassionato e competente, ha permesso di aggiungere conoscenze previsionali attraverso un confronto tra lo stato climatico del viale alberato nella sua condizione di partenza  e quello che il software ENVI-MET consente di prefigurare quale situazione dopo l’abbattimento degli alberi. Il prof. Giorgio Passerini – Fisica tecnica ambientale dell’Università Politecnica delle Marche – e il suo team formato dall’ing. Alessandra Chiappini, Elena Sartini e Stefano Monte, garantiscono una già sperimentata affidabilità delle previsioni.

La Valutazione del Benessere Outdoor che se ne ricava offre un quadro della situazione in assenza di alberi assai preoccupante nella considerazione che il surriscaldamento esterno alle abitazioni, non solo in viale Anita Garibaldi  ma su area limitrofa molto più ampia compresi i giardini privati e limiterebbe pesantemente la permanenza delle persone fuori casa e le costringerebbe a stare molto tempo in ambienti chiusi a rinfrescarsi con un costosissimo (e climalterante) impianto di refrigerazione.

Purtroppo, la valutazione dell’impatto ambientale termico sulla già esistente isola di calore urbano non rientra nella VIA di queste opere pubbliche mal programmate. Una lacuna procedurale che vale la pena di colmare, dato il bassissimo costo della perizia di valutazione a fronte di un calcolo quantitativo puntuale e precisissimo dell’impatto termico che i progetti urbani comportano in relazione al Benessere Outdoor. La possibilità di vivere bene all’aria aperta è una qualità a cui tutte le città dovrebbero guardare come interesse prioritario dei propri abitanti, ancora di più se la città ha una vocazione marcatamente (per non dire esclusivamente) turistica.

Il forum è stato onorato anche dell’intervento in videoconferenza del prof. Daniele Zanzi, agronomo e dendrofilosofo, che oltre ad arricchire il dibattito di analisi e considerazioni preziose, ha annunciato che a breve sarà a Senigallia per visitare i nostri alberi.

Al forum hanno partecipato anche cittadini sensibili e attivi sul fronte della difesa degli alberi delle città di Jesi e Ancona; in particolare le partecipanti del gruppo jesino hanno raccontato la loro storia di resistenza all’abbattimento degli alberi in luoghi nevralgici della loro città.

 

QS – RIPRODUZIONE RISERVATA - www.quisenigallia.it

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