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Il Comitato Alberincittà: “Il taglio di 22 pioppi è un bel regalo di Natale per i senigalliesi”

Il Comitato Alberincittà: “Il taglio di 22 pioppi è un bel regalo di Natale per i senigalliesi”

SENIGALLIA – “L’Amministrazione comunale di Senigallia ha deciso di fare un bel regalo (!) di Natale ai cittadini, in particolare agli abitanti del Piano regolatore. Leggiamo che per un imprecisato “rischio per la sicurezza pubblica” l’Amministrazione intende abbattere 22 pioppi che da decenni decorano e soprattutto rinfrescano via Mercantini  e tutti coloro che vi passano”. Inizia così un intervento del Comitato Alberincittà.

“Quale rischio così terribile può dettare l’eliminazione di ben 22 alberi? L’Amministrazione illustra l’intenzione di “riqualificare” (attenzione: questa parola ormai è sinonimo solo di cemento e asfalto) il marciapiede lato mare  e dovremmo essere tutti felici e contenti.

“Non siamo contenti affatto. Uno studio dell’Università di Ancona ha dimostrato che l’abbattimento di un solo albero ad alto fusto può fare aumentare la temperatura della zona circostante. 100 pini eliminati in viale Anita Garibaldi sembravano già una esagerazione, altri ne sono stati eliminati qua e là, ma se aggiungiamo anche i bellissimi pioppi di via Mercantini l’isola di calore si allargherà in maniera esponenziale.

“Nel vicino viale Anita Garibaldi la carreggiata è stata volutamente ristretta per limitare la velocità delle auto; la stessa cosa può essere progettata per via Mercantini: allargare il marciapiede (ne basta uno largo) a discapito delle auto e NON degli alberi, che non rappresentano una “barriera”  ma  elementi vitali per il nostro benessere.

“Il problema – si legge sempre nell’intervento del Comitato Alberincittà – non sono i disagi nella circolazione, ma la futura salute dei cittadini. Ma perché queste decisioni vengono comunicate sempre all’ultimo momento e non coinvolgono direttamente i cittadini? Le amministrazioni passano, la mancanza degli alberi sarà per sempre!

“P.S.) visti i risultati dei nuovi “impianti” non si può certo credere ad un “rinnovo graduale” delle alberate”.

 

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