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Preoccupa sempre più la situazione della piscina delle Saline

“Una criticità non gestita”, afferma in una nota il gruppo Smuoviamo le acque

SENIGALLIA – Dal gruppo Smuoviamo le acque riceviamo e pubblichiamo: “Lo scorso 9 maggio abbiamo lanciato un messaggio importante, Smuoviamo le Acque: l’obiettivo era quello di sollevare l’urgenza di soluzioni adeguate che possano tamponare la situazione critica generata dalla chiusura della Piscina Saline, impianto principale per la città di Senigallia e per l’intera vallata.

“Abbiamo apprezzato la presenza dell’assessore Riccardo Pizzi, le risposte e le dichiarazioni rilasciate che ci hanno fatto sperare in una presa in carico seria della situazione, purtroppo disattesa a distanza di poco più di un mese.

“Come gruppo di portatori di interesse, abbiamo chiesto un nuovo incontro con l’assessore, con l’obiettivo di ricevere aggiornamenti e soluzioni. Le risposte che abbiamo registrato prevedono in primis, l’impossibilità di copertura della piscina di una nota struttura ricettiva privata, soluzione che era stata proposta e comunicata ai giornali dallo stesso assessore, senza evidentemente, alcuna ispezione o verifica tecnica preventiva.

“I tempi per l’apertura di una nuova ipotetica piscina, di cui l’assessore Pizzi dichiara di aver in mano progetti e piani, non sono ancora chiari: non esiste un chiaro project planning né finanziamenti che possano sostenere l’investimento. Di sicuro, questa soluzione, auspicabile e dignitosa per una città come Senigallia, non incide e risolve nulla in merito alla situazione emergenziale che stiamo vivendo e, di fatto, non è una soluzione di cui potremmo usufruire nell’immediato, forse fra 5/6 anni.

“L’assessore ha dichiarato di lavorare sui nuovi orari di apertura della piscina del Molinello: l’estensione dell’orario dalle 7:00 alle 22:00 poco cambia rispetto all’assetto attuale. La vera differenza sarebbe l’apertura del sabato intero e delle domeniche, orario mattutino: la richiesta è stata accolta anche se ci si aspettava una riflessione e uno stadio più avanzato con un investimento necessario ed indispensabile già destinato. Purtroppo, siamo ancora al work in progress.

“I giorni aggiuntivi di apertura della piscina consentirebbero una distribuzione più efficace degli spazi acqua, studiata ed analizzata a partire dai dati di utenza, alle necessità e, possibilmente, proporzionale al numero di tesserati delle società. Il Regolamento per la gestione delle Piscine Comunali, portato dall’assessore Pizzi all’incontro, è evidentemente superato e non contempla situazioni critiche come quella che stiamo vivendo: necessita con urgenza una revisione o di deroghe che possano aiutare alla gestione dell’emergenza.

“Non entriamo nel merito della Piscina Saline, su cui non riusciamo ancora a capire perché non ci sia la seria volontà di ristrutturare: difficile pensare che, con le tecniche e le tecnologie attuali si riesca a raddrizzare la torre Garisenda a Bologna, ma non si riesca a recuperare il recuperabile di una struttura natatoria senza la quale la Cittadella dello Sport, tanto decantata anche dallo stesso assessore con l’inaugurazione del pattinodromo e la nuova palestra della Marchetti, rimarrebbe monca.
“Con questa non gestione o mancata percezione della gravità della situazione emergenziale, ci rimette tutta la cittadinanza: di fatto, la città di Senigallia, non riesce più a coprire le attività di riabilitazione, di attività motoria per i disabili, di nuoto libero, di allenamenti sportivi per le squadre di nuoto che stanno riportando successi e grandissimo prestigio alla città di Senigallia.

“Allo stesso tempo, si perde il valore sociale che lo sport riesce a costruire, così come si perde la trasparenza nella comunicazione dei progetti. Ci auguriamo che l’assessore e la giunta organizzino a breve un incontro pubblico per illustrare a tutti i cittadini interessati le azioni preventivate, i progetti futuri, corredati possibilmente da dati, date e numeri”.

 

 

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