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Volpini al Cesano: “Senigallia è cresciuta e dobbiamo continuare su questa strada”

Volpini al Cesano: “Senigallia è cresciuta e dobbiamo continuare su questa strada”

SENIGALLIA – I governi cittadini degli ultimi vent’anni hanno reso Senigallia una città attrattiva e conosciuta in tutta Italia. “Le scelte fatte l’hanno resa bella come la vedete oggi e attraente per tanti turisti”. Fabrizio Volpini, ieri sera all’associazione La Marina Pro Cesano in cui ha incontrato gli abitanti della zona, ha ricordato che Senigallia non è sempre stata così. Lo è diventata soprattutto con le amministrazioni guidate da Luana Angeloni, prima, e Maurizio Mangialardi, poi, che hanno avuto la bravura, ma anche un metodo preciso, “quello dell’ascolto e della condivisione”, ha spiegato, “che io voglio continuare a utilizzare nella prossima amministrazione comunale”.

Ed è nel segno dell’ascolto delle realtà, soprattutto di quelle più piccole e marginali come le frazioni, che Volpini ha avviato la sua campagna elettorale: la prima presentazione del candidato alla città è stata, infatti, a Scapezzano, la seconda post Covid a Borgo Bicchia, “per ricordare, ha spiegato, che le frazioni hanno la stessa dignità del centro storico.”

I prossimi 20 e 21 Settembre non si dovrà semplicemente scegliere tra una formazione politica o un’altra, bensì tra chi ha reso Senigallia grande, amministratori competenti e preparati e gli altri, “persone molto spesso analfabete dal punto di vista amministrativo, ha specificato Volpini, basta guardare i loro programmi e i loro slogan.”

Nei loro programmi “scrivono cose che non stanno né in cielo né in terra, pura fantasia”, ha detto il candidato Sindaco. Tra le altre, si leggono cose a dir poco stravaganti: “miglioreremo l’ospedale con delibere di Giunta’, impossibile la sanità è regionale, oppure ‘abbattiamo le liste d’attesa con cooperative’, non realizzabile per mille ragioni, ‘costruiamo ponti a quattro corsie sul Misa di fronte ai Portici Ercolani’, su questa proposta stendiamo un velo pietoso come sulla promessa di ‘150 assunzioni subito”. Ma questi candidati conoscono le regole minime per la gestione di un Comune?

Il libro dei sogni scritto dalle destre non solo non è realizzabile, ma rischia di far piombare Senigallia in un incubo, facendola tornare indietro nel tempo a quando “il Foro annonario era solo il mercato delle erbe la mattina, mentre il resto della giornata era un parcheggio. Oggi è un gioiello della città”, ha ricordato Volpini. Il candidato del centrosinistra si è detto “spaventato che queste persone possano governare ed è per questo che ho accettato questa sfida”.

Il momento che la città attraversa è delicato sicuramente per varie ragioni legate al post-Covid, ma anche alla lunga crisi economica che attanaglia il paese da ormai troppi anni e alla crescente sfiducia dei cittadini verso le istituzioni. In questo clima si rischia di “consegnare la città a chi davvero la farà piombare nelle ceneri, di cui parlano nei loro slogan”.

Ricordando quello che qualche giorno fa in piazza Roma ha detto il Presidente del Parlamento europeo David Sassoli di non voler consegnare la Regione a chi vota come Orban, “io chiedo a voi cittadini di una città inclusiva e aperta, ha detto Volpini, consegnereste la città a chi oggi non ha speso una parola sull’omicidio a sfondo razziale di un ragazzo che voleva solo difendere un amico?”.

 

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