“Onorevoli consiglieri”, a Senigallia contestata la scelta del presidente Bello
“Onorevoli consiglieri”, a Senigallia contestata la scelta del presidente Bello
SENIGALLIA – Il cambio di maggioranza, a Senigallia, è stato talmente repentino – e, probabilmente, anche inaspettato e non previsto – che non tutti, quantomeno a livello di nuovi amministratori e nuovi consiglieri comunali, se ne sono resi del tutto conto.
E questo, purtroppo, porta a qualche inevitabile svista. Sviste che si sommano e che favoriscono le incomprensioni e le inutili polemiche. Inutili – e dannose -, soprattutto, in un momento complicato come quello che stiamo attraversando.
Dopo il “caso Regeni” (lo striscione fatto togliere – e non si comprende bene ancora da chi – dalla facciata del Palazzo comunale) oggi a far discutere è anche una nota inviata dal presidente del Consiglio comunale, Massimo Bello, a tutti i consiglieri.
“Buongiorno a tutti Voi, On. li Consiglieri! Quale Ufficio di Presidenza, ho attivato questa chat per comunicazioni esclusivamente istituzionali, che si aggiunge a quella attivata con gli On. li Capigruppo consiliari.
“Buon lavoro e buon fine settimana a tutti Voi e alle Vostre Famiglie!
“L’On. le Presidente Massimo Bello”
E c’è stato subito, all’interno della stessa maggioranza, chi ha preso carta e penna per replicare. Lo ha fatto Anna Maria Bernardini, consigliere di Forza Italia Civici per Senigallia che, giustamente, ha preso le distanze sul termine “onorevole”.
“Gentile presidente – scrive il consigliere Bernardini -, faccio seguito alla Sua telefonata in cui mi ha spiegato alcune sue non condivisibili prese di posizione sul linguaggio “istituzionale” per farle presente formalmente quanto segue. Il termine “onorevole” con cui Lei definisce se stesso e i consiglieri comunali è termine a mio avviso ridondante, inconferente ed inadeguato ad una realtà di Consiglio comunale. Oltre che, sempre a mio avviso, infelicemente auto-referenziale. Per quanto mi riguarda, pertanto, anche per sobrietà nei confronti dei cittadini, la invito a chiamarmi con il semplice e già rispettoso termine di “consigliere” senza peraltro declinazioni al femminile che avviliscono la lingua italiana”.
A questo punto ci auguriamo, considerato che questa nuova Amministrazione è appena al debutto e dovrà governare Senigallia per cinque anni, che si possa arrivare al più presto – al suo interno – ad un necessario chiarimento su ruoli, competenze e… termini. Noi siamo fiduciosi. Ma, a volte, la fiducia non basta. Serve anche tanta buona volontà.
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