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Il Gruppo Fai di Senigallia chiede l’apertura di un museo dedicato a Mario Giacomelli

Il Gruppo Fai di Senigallia chiede l’apertura di un museo dedicato a Mario Giacomelli

Dopo la demolizione della casa del Maestro della fotografia chiesta anche un’adeguata legge regionale

SENIGALLIA – Dal Gruppo Fai di Senigallia riceviamo: “Nella “città della fotografia” abbiamo appreso con grande sconcerto e dolore che è stata abbattuta la casa di Mario Giacomelli. Azione sconsiderata, pari allo smantellamento della sua storica tipografia, subito dopo la sua morte.

“È urgente una legge regionale che favorisca la tutela e l’apertura al pubblico delle case e degli studi delle preminenti personalità del nostro territorio. Si potrà così far conoscere questo patrimonio, dove la cultura ha la forma di casa e i suoi illustri abitanti ci parlano ancora attraverso le stanze, le opere, gli effetti personali e di lavoro conservati.

“La perdita di questo luogo di memoria fa sì che il Gruppo FAI di Senigallia sostenga con ancora più vigore l’apertura di un museo dedicato a Mario Giacomelli degno di ospitare le sue opere e tutte quelle già conservate nel Musinf”.

Nelle foto: la casa nella quale ha vissuto Mario Giacomelli ed i locali che hanno ospitato la sua tipografia

 

 

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