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Voce Comune per Corinaldo: “Lavorare per una cultura di genere, l’8 marzo sia ogni giorno”

Voce Comune per Corinaldo: “Lavorare per una cultura di genere, l’8 marzo sia ogni giorno”

CORINALDO – Dal gruppo Voce Comune per Corinaldo riceviamo: “E’ di certo importante che si celebri la giornata internazionale della donna con varie iniziative che coinvolgano il tessuto sociale ed economico cittadino. Solo con l’impegno di tutti, donne e uomini, si potrà arrivare infatti a qualche risultato, ad abbattere gli stereotipi, a promuovere una vera parità di genere. Proprio per questo riteniamo che sia certamente importante quanto vediamo fare per l’8 marzo in ogni parte del Paese ma ancora più importante, se non fondamentale, lavorare sulla cultura di genere, sempre.

“Promuovere l’uguaglianza di opportunità e di responsabilità tra donne e uomini è necessario e su questo si deve lavorare durante tutto l’anno con azioni, incisive e non sporadiche. Sappiano tutti che le donne hanno potenzialità enormi che debbono essere valorizzate perché utili alla società tutta.

“A Corinaldo possiamo dirci fortunate. La figura della donna è da tempo al centro del dibattito politico, sociale e culturale cittadino, non con iniziative singole ma con progetti culturali a lungo termine; tale percorso di consapevolezza e di valorizzazione dell’empowerment delle donne ci consegna oggi una città fortemente sensibilizzata. Le motivazioni dei divari, però, sappiamo essere tante come tante le azioni da fare su più fronti: dalle imprese alle azioni di sostegno, dall’educazione alla comunicazione. Il nostro Borgo può contare su un’eredità: quella del Palazzo MA con il suo “Centro studi internazionale Santa Maria Goretti”; ognuno di noi deve sentirsi custode attivo per farlo diventare un vero e proprio “laboratorio” di cultura di genere.

“Proprio da qui, nel recente passato si è lanciato un messaggio forte di emancipazione della donna: partendo dalla conoscenza delle vite di tante donne che hanno contribuito allo sviluppo economico, scientifico, sociale e culturale del proprio paese, abbiamo cercato di creare un “mappamondo” che, ospitando le donne che nel mondo hanno dato il loro fondamentale contributo alla società, fosse fonte di ispirazione per le nuove generazioni e uno strumento di prevenzione contro la violenza di genere. Una speciale cartina geografica spiegata anche ai giovani studenti attraverso percorsi scolastici.

“Ora la proposta che ci sentiamo di fare al sindaco e alla sua amministrazione è tanto semplice quanto importante: perché non includere in quella mappa nuove figure, partendo anche dai molteplici fatti di cronaca cui assistiamo ogni giorno per continuare in quella strada tracciata che è l’educazione? Perché non dare voce a quei movimenti, si pensi alle proteste delle donne iraniane solo per fare un esempio, che stanno cercando di cambiare la loro condizione di subalternità? Perché quindi non aggiungere alla mappa il volto e il nome di Mahsa Amini? Una proposta coerente anche con la recente approvazione a maggioranza dell’ordine del giorno a sostegno delle donne iraniane in Consiglio Comunale. Una proposta per valorizzare e far conoscere ai ragazzi gli esempi positivi che la storia ci consegna.

“Abbiamo bisogno di apportare reali cambiamenti nelle nostre menti, nelle nostre case e nelle nostre città. Perché davvero l’8 marzo non sia solo una giornata di iniziative, ma una vera svolta nelle politiche femminili e sociali”.

 

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