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Mangialardi: “Alluvionati dimenticati da Comune e Regione”

Mangialardi: “Alluvionati dimenticati da Comune e Regione”

Il capogruppo regionale del Pd: “I soldi ci sono ma non sanno come spenderli”

ANCONA – “Attualmente la Regione Marche ha disposizione risorse europee che nessuna Amministrazione regionale precedente ha mai avuto. Ecco perché, almeno sull’alluvione che ha colpito le province di Ancona e Pesaro Urbino seminando lutti e distruzione, l’imbarazzante politica dei vuoti annunci del presidente Acquaroli e dell’assessore Aguzzi deve finire. Da mesi fantasticano di milioni di euro stanziati a bilancio dalla loro giunta e dal governo Meloni, ma la verità è che sia per quanto riguarda i risarcimenti, sia per quanto concerne gli interventi per la messa in sicurezza dei fiumi, né i singoli cittadini né gli enti locali hanno visto ancora arrivare un euro”.

A dirlo è il capogruppo regionale del Partito Democratico Maurizio Mangialardi.

“E pensare – attacca Mangialardi – che alla fine dello scorso anno, sia in occasione della legge di assestamento di bilancio sia al momento di votare il bilancio di previsione, il centrodestra bocciò nettamente i miei emendamenti che, tagliando le spese correnti non urgenti, prevedevano la costituzione di un fondo di emergenza da distribuire subito a famiglie e imprese per evitare di perdere decine e decine di attività economiche e scongiurare il rischio di un generale impoverimento del tessuto sociale delle comunità alluvionate. Oggi, a sei mesi di distanza da quei drammatici eventi, ci ritroviamo fermi al punto di partenza. Non si sanno che fine abbiano fatto i pochi fondi regionali, ma non conosciamo neppure la sorte dei presunti 400 milioni stanziati dal governo Meloni, che evidentemente i vari esponenti regionali e locali di Fratelli d’Italia si sono limitati solo a propagandare, dimenticandosi di redistribuirli. Anche in questo caso, avevo chiesto in consiglio regionale che il presidente Acquaroli si facesse garante di un percorso per il corretto e trasparente impiego di quelle risorse, al fine di stabilire tempi e modi della loro erogazione. In risposta ho ricevuto solo silenzi, gli stessi che oggi vengono opposti alle richieste degli alluvionati”.

Ma Mangialardi non risparmia critiche neanche all’Amministrazione di Senigallia: “Il sindaco Olivetti ha due pesanti responsabilità, entrambe figlie della sua debolezza politica. La prima è la sua conclamata incapacità di assumersi qualsiasi responsabilità. E ciò vale non solo per quanto accade a Senigallia, ma anche nelle valli del Misa e del Nevola, dove il nostro Comune ha sempre svolto un ruolo strategico nelle vertenze territoriali, che oggi, proprio quando sarebbe più necessario, viene chiaramente a mancare. In tal senso, mi ha particolarmente turbato il fatto che nonostante già all’indomani dell’alluvione gli avessi comunicato ufficialmente la mia disponibilità a lavorare insieme per reperire i fondi necessari a risollevare subito la città, in questi mesi Olivetti non si sia mai fatto sentire. La sua seconda responsabilità, invece, altrettanto gravida di conseguenze, è quella di aver ceduto alla pressioni di Fratelli d’Italia, fino al punto di diventarne quasi ostaggio, collocando alla guida dell’assessorato e della commissione comunale al Bilancio due esponenti di quel partito che, come evidente a tutti, si sono dimostrati palesemente inadeguati ad affrontare una sfida complessa e difficile come quella del post alluvione”.

 

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