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A Trecastelli troppi cartelli invitano a visitare botteghe artigiane che non ci sono più

A Trecastelli troppi cartelli invitano a visitare botteghe artigiane che non ci sono più

TRECASTELLI – Ripe, il principale centro di Trecastelli, è denominato il “Paese dei Mestieri”, paese di tornitori, fabbri, sarti, mugnai e cordai, che ne fanno il vanto del territorio.

L’artigianato di Ripe è il prodotto degli abitanti di questa cittadina. Qui c’erano l’architetto delle piccole cose, il bottaio della verità, il calzolaio dei passi perduti, la candelaia delle lacrime di luce, il canestraio del silenzio, il cordaio dell’arcobaleno, il disegnatore delle foglie di legno, il fabbro della nostalgia, il falegname delle tenere radici, il ferraio delle buone cotture, la fiorista di carta, il mugnaio della lentezza, l’orafo della luce, l’ortolano delle lune buone, la ricamatrice del sorriso, la sarta delle bambole, lo stagnino delle acque docili, il tornitore delle gambe pigre…

E tanti turisti arrivano continuamente dalla vicina Senigallia per un caldo tuffo nel nostro passato. Ma da alcuni anni, purtroppo, trovano soltanto dei cartelli stradali, in quanto le botteghe sono state chiuse quasi tutte. Sarebbe quindi opportuno che l’Amministrazione comunale inizi ad adeguare la cartellonistica. Anche perché non è proprio il caso di far girare a vuoto chi sceglie si recarsi in questo bellissimo paese.

Nella foto: uno dei cartelli che indicano ancora le botteghe artigiane

 

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