Il Biotestamento compie 5 anni, ma regna ancora la disinformazione
Il Biotestamento compie 5 anni, ma regna ancora la disinformazione
SENIGALLIA – Sono trascorsi 5 anni dall’approvazione della legge 219 del 2017 sul Testamento Biologico (“Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento”) ma troppo poche sono le persone che conoscono la possibilità di rilasciare proprie Disposizioni Anticipate di Trattamento (DAT) qualora ci trovassimo in una condizione di malattia giudicata irreversibile associata a grave disturbo cognitivo, tale da compromettere le nostre capacità di coscienza o giudizio o di comprensibile espressione.
E se ancora sono poche le persone che conoscono la legge, ancora meno sono quelle che hanno già depositato il proprio Biotestamento, 186.235 le DAT depositate nei comuni italiani, ossia lo 0,4% della popolazione maggiorenne. Un vuoto determinato innanzitutto dalla mancanza di conoscenza dello strumento in vigore.
“La settimana dal 10 al 16 aprile – si legge in una nota diffusa dal Partito democratico, Diritti al Futuro, Vola Senigallia e Possibile – è stata dedicata alla sensibilizzazione di questo tema, l’Associazione Luca Coscioni (una associazione no profit di promozione sociale) ha lanciato una campagna informativa attraverso i tanti volontari che nelle piazze d’Italia si sono mobilitati per dare ai cittadini informazioni e, se richiesto, anche dei moduli per facilitare la trascrizione di quelle che sono le nostre disposizioni anticipate da depositare personalmente presso l’ufficio di stato civile del comune di appartenenza.
“Anche a Senigallia, in piazza Roma, sabato 15 scorso si è organizzato un banchetto informativo che è stato, nell’arco di tutta la giornata, visitato da molte persone sia che conoscevano già la legge e che quindi hanno approfittato per recuperare la documentazione necessaria, sia da chi non conosceva nel dettaglio o addirittura per niente la possibilità di depositare un testamento biologico.
Il Partito Democratico insieme a Diritti al Futuro, Vola Senigallia e Possibile, hanno partecipato attivamente alla mobilitazione di Senigallia.
Ricordiamo a tal proposito che il nostro comune già nel 2011 con giunta comunale di centro sinistra a guida Mangialardi aveva già approvato il Regolamento Comunale per il registro delle Dichiarazioni Anticipate di Trattamento, così come ricordiamo la legge Regionale n. 7 del 2019 “Disposizioni per garantire una buona vita fino all’ultimo e l’accesso alle cure palliative nella regione Marche di cui Fabrizio Volpini ne è stato relatore.
“Insieme potremmo fare quello che lo Stato, la Regione ed il Comune non fanno: informazione sui diritti che già abbiamo conquistato! È possibile avere informazioni e approfondire l’argomento attraverso il sito www.associazionelucacoscioni.it”, affermano sempre il Partito democratico, Diritti al Futuro, Vola Senigallia e Possibile.