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Sebastianelli a Campanile: “Neppure la precedente Amministrazione era riuscita a far pulire la foce del Misa…”

Sebastianelli a Campanile: “Neppure la precedente Amministrazione era riuscita a far pulire la foce del Misa…”

ANCONA – “E’ una cosa davvero  triste che un rappresentante delle Istituzioni trovi esilaranti le mie richieste di collaborazione tra maggioranza e opposizione per provare a risolvere un grave problema dei cittadini”. Questo ha dichiarato Fabio Sebastianelli, coordinatore regionale del Popolo della Famiglia, replicando alle dichiarazioni del consigliere Campanile.

“Rispondo utilizzando, in parte, quanto scritto nella  mia replica al commento del giornalista sul mio comunicato di ieri, facendo un paio di premesse:
1) La mia osservazione non è alla (giusta) segnalazione,  ma a chi l’ha fatta per criticare i pochi progressi di questa amministrazione essendo stato, a sua volta,  assessore  in quella precedente che poco ha fatto per risolvere  lo stesso problema segnalato (già) dal 2017. Se davvero Campanile ha a cuore la sicurezza dei cittadini  eviti di perdere tempo in inutili e sterili polemiche e lavori di più per dare il suo contributo alla soluzione della questione.
2) Anche se non sono di Senigallia ho avuto modo di appurare coi miei occhi i danni subiti dalle famiglie. Anche io, come lo stesso Campanile suppongo, sono stato a spalare fango a Senigallia. Ho visto la disperazione negli occhi di persone che hanno perso tutto, non potendo fare altro che aiutarli a spalare. Lui e tutto il Consiglio comunale, invece, possono (o meglio potrebbero insieme) fare molto di più!
Ma andiamo al motivo della mia, secondo lui, “esilarante” richiesta. Iniziamo dall’alluvione del 2014 con la storia che lui, sicuramente, già conosce:
-3 maggio 2014 alluvione
-10 gennaio 2017 (e ce ne accorgiamo dopo tre anni?) pec inviata dal sindaco di allora alla Regione con sollecito ad accertare e adottare provvedimenti per la foce del fiume Misa
-12 gennaio 2017 arriva la risposta in cui è scritto che il presidio territoriale non ha competenza
-13 gennaio 2017 altra pec inviata dal Sindaco.
-31 gennaio 2017 con ordinaza n. 50 il Sindaco ordina alla Regione Marche- presidio territoriale ex genio civile di Pesaro-Urbino e Ancona e all’Autorità di Bacino della Regione Marche, di effettuare un intervento per asportare tutto il materiale e ripristinare il regolare flusso dell’acqua della foce del Misa, affermando, nella stessa, di non aver avuto risposta dalla Regione Marche.
-Successivamente all’ordinanza del Sindaco la Regione puntualizza che sono state inviate due risposte. La prima il 18 gennaio 2017 (prot. 42607) con la quale si ribadiva la non competenza del presidio territoriale. La seconda il 20 gennaio 2017 (prot 49103) che indicava chiaramente (con tanto di richiami a leggi in vigore) come attribuite al Comune le competenze sui lavori indicati. La Regione termina spiegando che l’ordinanza di un ente non ha effetto su altri enti ma solo sui cittadini e diffidando a ritirare l’ordinanza entro 10 giorni, a effettuare le indagini necessarie e avviare con urgenza l’intervento.
-i lavori, urgenti nel 2017, iniziano nel 2021 (ma non erano urgenti?) e vengono bloccati dalla Provincia di Ancona (a guida PD)
-Il Consorzio di Bonifica fa ricorso al TAR
-Il TAR Marche, con Ordinanza n. 155/2021, respinge il ricorso.
“E qui mi fermo e vado alle conclusioni. Nel 2022 si sono effettuati dei lavori di spostamento (non estrazione) del materiale in più sulla foce. E’ poco? Certo che lo è! ma la precedente amministrazione (di cui anche Campanile faceva parte)  come dimostrato, non ha fatto molto di più nei sei anni intercorsi tra l’alluvione del 2014 e il passaggio di consegne alla nuova amministrazione.

“Per questo ho invitato (e continuo a farlo) maggioranza e opposizione, se ci  tengono davvero a risolvere il problema, a collaborare senza inutili e sterili polemiche. Perché i cittadini hanno diritto alla sicurezza e non a subire inutili e deleteri battibecchi tra i membri del Consiglio comunale, eletto  (tutto) per amministrare la Città e tutelare la sicurezza dei suoi abitanti”.

 

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