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Campanile: “Vogliono chiudere la Residenza Protetta della Fondazione Città di Senigallia”

Campanile: “Vogliono chiudere la Residenza Protetta della Fondazione Città di Senigallia”

“E questo avviene quando all’Opera Pia la lista di attesa arriva a 200 persone”

di GENNARO CAMPANILE*

SENIGALLIA – Finalmente! Finalmente il Consiglio comunale si è occupato del futuro della Fondazione Città di Senigallia dopo il colpo di mano del Commissario Canafoglia che ha inviato alla Regione la proposta di trasformare la Casa Protetta in Ospedale di Comunità e Casa di Comunità, due strutture sanitarie, di là da venire peraltro, la prima delle quali fortemente avversata dalla popolazione dell’entroterra.
Tradotto, l’assistenza agli anziani sarà appaltata a Senigallia ai soli privati, Opera Pia (279 posti) e Stella Maris (65 posti) con la prima che ha una lista di attesa di 200 posti (dichiarazione del Presidente Vichi in audizione) rinunciando così ai 59 posti della Fondazione.
Finora i partiti che in Consiglio sostengono la Giunta Olivetti (Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia, La Civica) non hanno detto una parola sull’argomento. Altrettanto i partiti che hanno sostenuto la candidatura Volpini (PD, Diritti al Futuro, Vola Senigallia, Vivi Senigallia). Se una tonsillite acuta non avesse impedito la presenza, in Consiglio Comunale sarebbe stata posta domanda: siete d’accordo o no sulla chiusura della Residenza Protetta?
Del motivo per cui il Commissario Canafoglia ha fatto sua la proposta, firmata da due dipendenti pubblici, dei Servizi Sociali e dell’UOC Anziani e che darebbe tutto il settore ai privati, lo si è intuito dal suo intervento. La Fondazione non è nata per gestire l’assistenza agli anziani ed è fonte di perdite economiche. Se uno più uno fa due…
Anche in Consiglio il Commissario Canafoglia ha ribadito che il 2022 si è chiuso con un “risultato di bilancio effettivo pari ad un utile di 3.468,24€ (senza considerare però gli ammortamenti). Ha omesso di dire che tra i ricavi sono presenti 362.851€ di “sterilizzazione ammortamenti per immobili ante 01.01.12” e 336.343€ di “sopravvenienze attive” in gran parte costituite da debiti prescritti. Il lettore tolga all’utile dichiarato queste due entrate non gestionali e tolga pure gli ammortamenti (come è necessario fare) e si renderà conto di quanto sia stata “in utile” la gestione del 2022.
Trentatré anni di (prestigiosa) carriera forense si sono sentiti nell’intervento del Commissario Canafoglia, lontano miglia da una relazione tecnica e politica, pieno di teatralità e con la netta separazione tra buoni e cattivi in cui non c’è bisogno di chiedere chi siano gli uni e gli altri. C’è stata anche, forte, la richiesta di aiuto dopo aver esaltato la competenza dei componenti del CdA da lui stesso presieduto. Perché allora, Commissario Canafoglia, ha insistito sul commissariamento (insieme al Sindaco Olivetti) e non ha puntato su un Consiglio di Amministrazione, magari riproponendo quelle figure tanto competenti?
Un commento lo merita la lunga prolusione del Presidente Bello in cui ha ribadito più volte, con la consueta raffica di citazioni, che l’audizione era perfettamente legittima (legittima lo sarà stata pure ma irrituale altrettanto) e che la Fondazione è un patrimonio della città (concetto ribadito pure da Canafoglia). Perché vi ricordate di questo quando vi trovate in difficoltà ma non quando si propone di sprangare la Residenza Protetta?

*Consigliere comunale AmoSenigallia

 

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