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Dopo il restauro è tornata a risplendere a Ostra la pala d’altare dell’Arcangelo Michele

Dopo il restauro è tornata a risplendere a Ostra la pala d’altare dell’Arcangelo Michele

di GIANCARLO BARCHIESI

OSTRA – È tornata a risplendere presso la chiesa dei Santi Francesco e Lucia di Ostra la pala d’altare raffigurante   l’Arcangelo Michele, opera prestigiosa posta all’interno di una pregevole cornice decorata a motivi fitomorfi della prima metà del Settecento. Così infatti recita la memoria nella cornice del quadro: “PRAEPOSITUM PARADISI 1736” e cioè “Posto a guardia del Paradiso 1736”.

ll restauro è stato possibili grazie la Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi che ha interamente finanziato il progetto. Ed ora l’opera, ricca nel suo impianto iconografico, ha ritrovato gli splendidi colori originali, restituendoci una lettura più marcata e ricca di riferimenti. Pur risultando ancora insicuro l’autore del dipinto, è stato possibile reperire il nome di Fra Domenico Rossi padre minore conventuale la cui firma è stata rintracciata nel retro della cornice e ciò farebbe pensare al committente o addirittura al frate intagliatore autore della magnifica cornice. La memoria recita: Pater Magister Dominus Rossi erexit” che tradotto in lingua corrente significherebbe Il Padre Maestro Domenico Rossi eresse questo altare.

Incrociando ora alcuni dati d’archivio è stato possibile trovare la presenza di Fra Domenico della N.F. Rossi di Montalboddo (oggi Ostra) presente nel 1719 a San Marino, intento a predicare la Quaresima.

Gli altri tre piccoli quadri incastonati nella cornice raffigurano il martirio di San Sebastiano (elisse 110) San Francesco di Sales (1567-1622) canonizzato nel 1665 e San Bonaventura da Bagnoregio (1217/1221-1275).

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