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Gianluigi Mazzufferi: “L’Amministrazione di Senigallia? Una delusione”

Gianluigi Mazzufferi: “L’Amministrazione di Senigallia? Una delusione”

“Quando si perde la speranza negli uomini ai vertici delle nostre istituzioni non resta che tentare di rivolgersi al nostro “santo laico”, il Monco in Piazza”

di ELPIDIO STORTINI

SENIGALLIA – Tra i tanti delusi dall’Amministrazione comunale di Senigallia c’è anche l’ex consigliere regionale Gianluigi Mazzufferi. Nato e residente a Senigallia, come ama giustamente far presente.

Anche lui aveva creduto, come tanti altri senigalliesi, nelle possibili novità di un cambiamento politico a 360 gradi. Ma, a quasi tre anni dall’insediamento di questa nuova amministrazione di centro-destra, la delusione – ed anche l’imbarazzo – per il modo di fare di chi è stato chiamato a guidare la città, è davvero tanta.

E per questo Gianluigi Mazzufferi ha incontrato i giornalisti. Lo ha fatto sotto il palazzo comunale, proprio davanti al “monc’ in piazza”.

“Quando si perde la speranza negli uomini ai vertici delle nostre istituzioni – ha subito affermato Gianluigi Mazzufferi – non resta che tentare di rivolgersi al nostro “santo laico”, il Monco in Piazza. Lui, il “Monco”, proprio perché non ha le braccia, sarebbe stato l’unico a carpire una giustificazione.

“Come avrebbe potuto darci una risposta? Non sarebbe mai riuscito a scrivere una lettera, una banale mail per dare doveroso seguito alle richieste dei suoi concittadini”.

“Siamo qui in piazza, sotto il Palazzo comunale – ha poi aggiunto l’ex consigliere regionale, personaggio molto apprezzato non solo nella sua Senigallia -, per questa iniziativa simbolica. Una testimonianza, la mia, certo non “contro”, ma “verso” il sindaco di Senigallia. Aggiungerei, per precise esperienze già vissute, anche nei confronti di qualcuno della sua squadra, pur con poche lodevoli eccezioni”.

Più volte Gianluigi Mazzufferi, così come tanti altri senigalliesi, si sono rivolti – con lettere ed email – per proporre delle iniziative, sia al sindaco, sia ai suoi assessori. Purtroppo senza mai ricevere risposta.

“Questa situazione – aggiunge Gianluigi Mazzufferi – si protrae da quasi due anni, forse per questioni ordinarie, comunque mai per richieste impossibili. Insisto ricordando che “rispondere” dovrebbe essere soltanto il più elementare dovere di un amministratore. Rispondere, anche se solo formalmente, alle più svariate istanze poste dai cittadini (che sono anche elettori) è la routine di chi governa”.

Ma, purtroppo, a Senigallia, non è questa la prassi. E, giustamente, Mazzufferi ricorda “che a rispondere ce lo insegna anche la buona educazione. Come ricordava anche Monsignor Della Casa, cinque secoli fa, la risposta dovrebbe pervenire con lo stesso mezzo con cui gli uomini delle istituzioni sono stati interpellati”.

“Li abbiamo eletti per governare la nostra città – ha poi aggiunto Gianluigi Mazzufferi -, ma sono pagati anche per questo”.

Ma le risposte mai arrivate a Mazzufferi non sono certo per questioni personali. Ma per problematiche di interesse cittadino. Per farci comprendere meglio ne proponiamo due.

Questa la prima lettera di Gianluigi Mazzufferi:

“Signor Sindaco,

quanto ora provo a suggerire è certamente a Lei ben noto, ma seguo questa via formale nella speranza di uno spunto decisivo, efficace.

Già di qualcosa del genere avevo fatto cenno a chi dirigeva la LUAS fino a pochi anni fa, il nostro comune e compianto amico, l’Ambasciatore Luigi Vittorio Ferraris.

Negli ultimi anni, credo per quasi tutte le attività di questa benemerita struttura, i tecnici comunali di servizio alle manifestazioni avevano provveduto a registrare  l’audio degli incontri.

Ne sono certo in quanto io stesso ho usufruito diverse volte della cortesia di poter “ascoltare” la cassetta o il file della iniziativa perduta.

Ora credo che la conservazione di questo prezioso patrimonio accumulato negli anni vada perseguita attivamente, magari riversando gli audio e gli altri file, con differenti, più agevoli moderni sistemi.

Una volta che sia attivata questa procedura (oltretutto praticabile nei “tempi morti” di alcune figure professionali!) diverrebbe gestibile una pregevole archiviazione che, con il tempo, si vedrà come rendere fruibile da studiosi, appassionati, cultori delle varie materie e/o da semplici cittadini.

Alla luce dell’obiettivo di non disperdere un patrimonio che acquista valore nel tempo sono a scrivere queste poche righe, sperando all’attenzione Sua e dei suoi più stretti collaboratori.

Ovviamente da parte mia per quel minimo che possa fare (sempre con la collaborazione di amici esperti) Lei ben sa, signor Sindaco, che non mancherà la piena disponibilità

Con molti auguri e saluti (Gianluigi Mazzufferi)

E questa, invece, è la seconda lettera che desideriamo proporre all’attenzione di chi ci legge (ma ce ne sono tante altre, su importanti argomenti, non solo inviate da Gianluigi Mazzufferi).

“Caro Massimo (e caro Sindaco), ho modificato subito la traccia di questa lettera della quale ti avevo fatto cenno venerdì sera, all’Opera Pia Mastai. Restano comunque i due temi che non posso eludere.

Ho variato però la sostanza in quanto, per il primo tema cioè “Ferraris”, debbo prendere atto di quanto hai detto ”coram populo”, su quanto intendi fare.

Anche per il secondo argomento, la “grafiosi”, mi sembra di aver compreso che ti ritrovi con un assessore nei fatti incapace di gestire l’argomento, penalizzato ancor più dal malcostume di non rispondere ai cittadini che scrivono. Peggio ancora di nascondersi dietro lo specchietto delle risposte automatiche, quindi messaggi a vuoto.

1) Iniziativa Ferraris con il relativo fondo archivistico, presso l’Istituto Sturzo di Roma. Tolta la lodevole eccezione della tua collega Fanesi, sindaco di Ostra, gli altri soggetti sollecitati da tempo, a più riprese, con garbo anche se con insistenza, si sono rivelati per quel che sono:…… (puntini per non mettere nero su bianco un termine offensivo).

Più grave di tutti poi mi sembra sia stato il comportamento del Presidente del Consiglio Regionale, Dino Latini. Dopo diversi mesi di contatti ci ha ricevuto. Ha formalmente assicurato la partecipazione della Regione. Per rimangiarsi la parola con due righe di lettera, soltanto qualche giorno dopo. Lettera che per me è la sua pietra tombale.

Ora resta, come hai accennato, con naturale istinto e grande generosità, la via di sobbarcarti l’onere dell’iniziativa, quale primo cittadino senigalliese. In proposito ho raccolto dati recenti che mi fanno intravedere come possa essere molto più leggero del previsto l’impegno richiesto, all’inizio piuttosto oneroso. Quindi mi permetto di suggerirti una via pratica e rapida, cioè quella di andare ad un colloquio diretto con i vertici dell’Istituto Sturzo, nel più breve tempo possibile. Magari potresti combinarlo con il primo giorno che sarai a Roma per altri impegni istituzionali. Da parte mia ti assicuro che cercherò, attraverso le persone molto legate alla vita e alla memoria di Ferraris, di farti avere un appuntamento nei giorni e negli orari da te preferiti. Potrai così definire de visu, le modalità di questa iniziativa. Insisto ritenendo che questa possa essere la soluzione migliore.

2) Questione “grafiosi” e relativi rapporti con l’assessore. Prendi nota che quanto scrivo non sarà solo per me, ma anche per gli amici coinvolti nella proposta. La questione è in pentola da un anno. Una vicenda minore che comunque poteva essere un servizio, una cortesia, una collaborazione di buon auspicio con la “nuova amministrazione comunale”.

Salto tutti i rapporti ad oggi intercorsi per giungere all’estate di quest’anno, quando in una delle sue rare missive, l’Assessore mi aveva assicurato, scrivendolo, che la conclusione dell’iter si sarebbe avuta entro il mese di luglio.

Ebbene ho atteso un mese, fino al 29 agosto, prima di scrivere nuovamente per chiedere notizie. Come sempre alla mia email, dopo meno di 3 minuti!, è giunta quella inutile e scontata “risposta automatica” che narra urbi et orbi di un assessore comunale più impegnato del Presidente degli Stati Uniti.

Poi nulla di nulla.

Quindi tanti auguri, caro Sindaco. Già vedo che al primo temporale, cadranno di nuovo rami e tronchi sulle strade. Dovrei essere io magari, con qualcuno del “gruppo grafiosi”, qualcuno che ha ben più precise competenze legali, a segnalare alla “solerte magistratura” quanto accaduto. Poi, come ben sai, dopo qualche inevitabile incidente si verifica sempre che la Giustizia, solerte a posteriori, “aprirà una indagine”.

Con rinnovata speranza (senza tener conto dell’esperienza con la P.A. che mi spingerebbe alla più manifesta sfiducia) ringrazio molto e ti saluto con viva cordialità (Questa lettera di Gianluigi Mazzufferi è del 12 settembre 2022).

Nella foto in alto l’ex consigliere regionale Gianluigi Mazzufferi mentre, sotto il Palazzo comunale, si rivolge al “Monc’ in piazza”

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