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Margiotta e Romano sul Ponte della Chiusa: “Perso inutilmente un anno per lavori che potevano essere già svolti”

Margiotta e Romano sul Ponte della Chiusa: “Perso inutilmente un anno per lavori che potevano essere già svolti”

SENIGALLIA – La scorsa settimana in Consiglio regionale l’interrogazione di un consigliere ha permesso all’assessore Aguzzi di spiegare lo stato di avanzamento dei lavori del ponte su Strada della Chiusa che collega le frazioni di Vallone e Cannella.

“Come Partito Democratico di Senigallia  – introducono il Segretario Pd Senigallia 3 Giovanni Margiotta e il capogruppo comunale Dario Romano – abbiamo costantemente sollecitato un intervento, ponendo l’attenzione su un’infrastruttura fondamentale per la città, mentre l’amministrazione comunale continuava e continua tuttora ad avere occhi soltanto per Ponte Garibaldi.

“Sin da subito – sostiene Margiotta – era evidente l’importanza strategica del viadotto per i residenti e non solo. Le frazioni di Vallone e Cannella condividono tra l’altro una serie di servizi e piccole realtà commerciali che con l’inagibilità del ponte hanno subito danni economici ingenti tali da costringerli alla chiusura. Era, dunque, chiara a tutti la necessità di ripristinare al più presto un ponte che non richiedeva dei lavori così importanti come per Ponte Garibaldi.

“Già a gennaio – continua Romano – in occasione di un’iniziativa pubblica organizzata dal circolo Arci Vallone, in cui ha partecipato anche il sindaco Olivetti, avevo pubblicamente sollevato due temi essenziali. Il primo è quello della competenza dei lavori, per il quale avevo proposto che il comune si facesse carico degli interventi per poi chiederne il rimborso, abbattendo i tempi di ricostruzione. Si è invece percorsa un’altra strada che ha portato, dopo oltre tredici mesi, ad individuare nel Consorzio di Bonifica il soggetto attuatore. Altro tema è nel merito dei lavori: si sono sprecati 14 mesi per verificare tecnicamente ciò che era evidente sin da subito anche ai cittadini, ossia che gran parte della struttura fosse in buono stato e che sarebbe stato sufficiente ricostruire solo la parte danneggiata.

“Una sola cosa – concludono Margiotta e Romano – dovrebbero fare le destre cittadina e regionale, far sì che i lavori si concludano al più presto, evitandoci inaugurazioni e proclamazioni finali, perché la vicenda del Ponte della Chiusa ha rappresentato e rappresenta tuttora il fallimento della filiera di destra con gravi ripercussioni sui residenti e sulla viabilità di tutta la vallata”.

 

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