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Le mura della città, una nuova pubblicazione per diffondere la loro conoscenza

Le mura della città, una nuova pubblicazione per diffondere la loro conoscenza

SENIGALLIA – Venerdì 1 dicembre sarà presentato al Palazzetto Baviera alle ore 17,30 il volume LE MURA DI SENIGALLIA. Conoscere la città promosso da Italia Nostra e curato del prof. Virginio Villani. Interverrà anche l’arch. Paola Raggi nota per i suoi numerosi studi sulla storia urbanistica di Senigallia.

Il volume attraverso un ricco corredo di disegni e fotografie si articola in due parti. Nella prima parte ripercorre le fasi della storia urbanistica della città, dall’età romana fino all’Ampliazione settecentesca, passando per Sigismondo Malatesti e i Della Rovere. La seconda parte invece è dedicata ad illustrare le trasformazioni subite dopo l’Unità e lo stato attuale, supportata dai disegni dell’arch. Marco Mesturini.

Le mura di Senigallia sono composte da una fortificazione cinquecentesca e da un ampliamento settecentesco. Il nucleo più antico a pianta pentagonale rappresenta uno degli esempi più significativi di fortificazione rinascimentale, ispirata al criterio geometrico delle proporzioni. A questo settore si aggiunge l’ampliamento settecentesco, rimasto però incompiuto, e proprio questa incompiutezza segna l’inizio della trasformazione dell’impianto pentagonale. Un ulteriore deterioramento è avvenuto poi con la demolizione del fortino e di porzioni murarie attuate a partire dagli inizi del Novecento.

E tuttavia il giro delle mura, nonostante la mancanza di tutela fino a qualche decennio fa, è sopravvissuto in gran parte fino ai giorni nostri, ma pochi ne sono consapevoli, perché è poco visibile, nascosto spesso dalle edificazioni succedutesi dalla seconda metà dell’Ottocento in poi e in qualche caso anche dalla vegetazione, senza considerare l’interramento che ne ha ridotto la monumentalità. Meriterebbe ovviamente una maggiore cura e soprattutto degli interventi mirati secondo quanto suggerito dal piano delle mura, perché rappresenta un elemento identitario della storia della città e costituisce un monumento unico con la Rocca e le due porte monumentali sopravvissute, la Porta Lambertina e la Porta Colonna. Insomma potrebbe arricchire e dare maggior forza all’immagine della città, anche dal punto di vista estetico.

Il volume che sarà presentato il prossimo venerdì è la conclusione di un percorso avviato dalla locale sezione di Italia Nostra fin da quando nel 2009 propose di inserire la tutela delle mura nel Piano Cervellati. La richiesta trovò però una parziale applicazione solo nel 20!5 con il cosiddetto Piano delle Mura, che anche se non presenta le caratteristiche di un vero e proprio strumento urbanistico, costituisce un mezzo prezioso di conoscenza e valorizzazione di questa parte della città. A tutt’oggi però bisogna dire che non ne sono state accolte le sollecitazioni e le proposte. Questa ulteriore iniziativa vuole offrire uno strumento di conoscenza, oltre che all’Amministrazione, anche ai cittadini nella speranza sempre di diffondere una maggiore consapevolezza del valore dei monumenti della città.

 

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