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Unione Civici Marche: “E’ questa la fotografia delle politiche dell’assessorato allo sport”

Unione Civici Marche: “E’ questa la fotografia delle politiche dell’assessorato allo sport”

Degrado e fatiscenza al centro sportivo delle Saline: cedono nell’indifferenza le strutture del tennis. Presa di posizione di Roberto Paradisi e Maurizio Mugianesi

SENIGALLIA – Da Roberto Paradisi e Maurizio Mugianesi di “Unione Civici Marche” riceviamo questo intervento:

“L’immagine del cedimento definitivo dei campi coperti di tennis del centro Saline e del fatiscente abbandono di quello che anni fa era il più rinomato centro tennistico cittadino è la fotografia più espressiva della parabola delle politiche messe in atto dall’assessorato allo sport.

“Un degrado mai visto prima e che conferma le fortissime criticità, in termini di mancanza di iniziative, superficialità, disinteressamento e doppiopesismo politico messo in campo dal responsabile delle politiche sportive, che evidentemente non fa controlli dove dovrebbe e non garantisce l’interesse pubblico alla riqualificazione e al decoro di uno strategico impianto pubblico. Politiche che, purtroppo, violano il patto tra gli elettori e la compagine di centro destra che ben altro aveva scritto nel proprio programma.

“La società che gestisce il centro sportivo delle Saline, società di cui la Uisp è anima e motore, doveva realizzare, nell’ambito del progetto di finanza approvato, una serie di lavori (iniziando fin dal 2020, termine poi prorogato all’infinito) per circa 930 mila euro, comprensivi di sicurezza sui lavori e iva. Si trattava di lavori di rifacimento dei campi da tennis, rifacimento delle coperture, manutenzione del verde, corpo spogliatoio, illuminazione, impianti …. , oneri strettamente connessi al progetto di finanza e al percepimento da parte dei gestori del ricchissimo compenso contrattuale.

“Non solo non è stato fatto nulla ma la struttura, una volta fiore all’occhiello di Senigallia, è stata lasciata nel degrado più assoluto (venendo anche meno a molti oneri manutentivi ordinari) fino allo sconcio dei giorni nostri.

“Al cedimento della struttura non è nemmeno seguita un’opera di minimale e decorosa pulizia. Eppure risulta che la società che gestisce il centro (che ha decuplicato le tariffe senza che l’assessorato allo sport abbia messo in campo le iniziative tese al calmieramento delle stesse, iniziative previste dallo stesso contratto all’art. 5.2) continui a percepire il compenso annuo per la gestione pari alla cospicua somma di 262 mila oltre iva. Denari pubblici!

“I lavori erano (e sono essenziali) nella previsione del progetto di finanza alla doverosa riqualificazione di tutto il centro sportivo. Un “dovere” inderogabile per i gestori che, invece, restano inadempienti nel silenzio dell’assessore allo sport il quale ha invece concesso ai gestori (causa Covid) addirittura un anno in più di gestione passando dai 12 ai 13 anni.

“Un atteggiamento di “comprensione” oltre ogni limite e di sostegno acritico che stride di fronte alle penalizzazioni e al trattamento riservato alle altre società sportive senza santi in Paradiso, vessate da ormai tre anni. Così le coperture delle Saline cedono in un quadro di oggettivo e desolante degrado, le aree sportive vengono dismesse, i patti violati (i campi da tennis dovevano restare aperti fin dal 2022 tutto l’inverno!), i lavori di riqualificazione dimenticati…  senza che nemmeno l’assessorato invochi la risoluzione del contratto per inadempimento del concessionario (prevista dall’art. 25 del contratto firmato nell’ottobre del 2021).  Perché? E’ il momento di andare a fondo”.

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