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Gli imprenditori: “Un ponte serve, Senigallia non può restare divisa”

SENIGALLIA – Le Associazioni di Categoria di Senigallia tornano a parlare del ponte Garibaldi ribadendo i concetti già espressi nel corso del Consiglio Grande e sulla stampa i mesi scorsi.

La situazione legata alla realizzazione del ponte ha fatto risaltare quanto sia centrale e strategico il collegamento di due parti della città che, in questo momento, separate, vivono forti difficoltà.

E’ innegabile che le aziende e le attività del centro, ma anche del territorio, hanno dimostrato di avere saputo trasformare un evento drammatico, come l’alluvione, in un momento di responsabilità sociale affrontando una nuova quotidianità spesso incerta.

La necessità di interventi rapidi volti principalmente a tutelare il territorio mettendo al centro dell’attenzione la prevenzione e la riqualificazione dello stesso e l’esigenza di dare continuità alla crescita economica di tutti i settori, sono concetti inderogabili nel rispetto dei cittadini, delle aziende e delle attività insediate nel centro storico , nell’entroterra e dei dipendenti delle stesse.

Un pensiero unanime quello di tutte le associazioni di categoria che hanno a cuore la stabilità economica e la messa in sicurezza del territorio.

 Marco Manfredi Presidente dell’Associazione Alberghi e Turismo di Senigallia sottolinea “Rimando i giudizi tecnici a chi ne ha la competenza. Oggi la città è divisa in due e questo crea gravi problemi alle attività del centro che si trovano costrette a migrare altrove. Perdiamo occupazione nel settore turismo e nel commercio che sono connessi tra loro. Sappiamo tutti che si fa turismo dove c’è forte attrazione commerciale. La citta’ non può né morire nè diventare un museo “conclude Manfredi” la città va fatta lavorare e per questo occorre attenzione ma soprattutto non c’è più tempo di NON DECIDERE”

”Le attività della nostra città non possono aspettare ancora i tempi della politica e della burocrazia “sottolinea Giacomo Bramucci Presidente di Confcommercio. “Su ponte Garibaldi serve una soluzione efficace e rapida basandosi sullo scenario normativo attualmente vigente. Sperare di cambiare le regole, con i tempi che questo comporterebbe, è una scelta , che in molti non possono permettersi e le tante attività che stanno soffrendo in quella parte di città ne sono la conferma. Al contrario servirebbe agire subito, definendo organicamente un piano strategico della viabilità del futuro centro storico, ora che si stanno compiendo anche altre importanti scelte urbanistiche in altre aree (in primis l’Ex-Sacelit)”.

Giacomo Mugianesi Responsabile di CNA Senigallia “precisa “Non entro nel merito dell’aspetto estetico e dell’impatto architettonico ma sull’importanza della struttura per la viabilità e l’accesso al centro della città. Pur vivendo ormai da tempo questa situazione di disagio, il centro della città ha bisogno di ritrovare vivacità e movimento, soprattutto nei periodi non turistici. Il ponte è inserito in un progetto di revisione della viabilità che tocca il centro, il lungomare e le zone limitrofe, per questo chiediamo di essere tenuti in considerazione a tutela di tutte le aziende in un contesto di riqualificazione di tutta la città”. Mugianesi termina dicendo “Senigallia ne ha bisogno e le attività che popolano le aree interessate più che mai”

Egidio Muscellini Presidente del Comitato di Senigallia di Confartigianato si associa ai concetti espressi e ribadisce “ Condivido quanto detto dagli esponenti delle altre Associazioni. Non esprimo giudizi sul ponte né estetici né tecnici di alcun tipo ma mi limito a dire che le nostre imprese ed i cittadini del nostro comprensorio hanno sofferto abbastanza per quello che è accaduto nel 2022 e che è giunto il momento di dare un segnale di continuità forte. In un territorio vulnerabile e fragile come il nostro vanno attivate tutte quelle misure che, nel rispetto delle normative, possono essere messe in atto. Sono queste le risposte che concretamente vanno date

“La crescita della nostra economia territoriale non può prescindere dal riconoscimento da parte di tutto il contesto della centralità dell’attività dell’impresa e quindi della sua capacità di creare lavoro qualificato e capace di dare valore aggiunto” dice Anna Gabbianelli Presidente del Comitato di Senigallia di Confindustria Ancona” Per questo è  necessario creare le condizioni adeguate affinchè le imprese  operino  in un territorio sicuro  nel rispetto delle norme previste,  perche’ la  sicurezza è sviluppo e la salvaguardia del territorio è un processo di crescita”.

Renato Mandolini, Presidente del Gis, Gruppo imprenditori Senigalliese  conclude l’intervista dicendo che “Il binomio territorio ed impresa è innegabilmente l’espressione di un legame che gli imprenditori di tutti i settori hanno con il contesto in cui vivono ed operano e soprattutto in cui credono”. Il nostro territorio” aggiunge” per la sua crescita economica, ha bisogno di certezze , di tempi sicuri e di una pianificazione di interventi che vanno oltre il giudizio estetico di un’opera  e che si inseriscono in un disegno piu’ ampio e corretto che è alla base della salvaguardia e della incolumità di tutti i cittadini. La nostra città ha bisogno di andare avanti”

 

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