Castiglioni il paese delle mille feste e dei giochi “de na olta” domenica torna protagonista
di GIANCARLO ROSSI
ARCEVIA – Se un giorno decideste di fare un giro nell’entroterra senigalliese, percorrendo la Statale Arceviese, poco dopo aver oltrepassato il territorio di Serra de’ Conti, vi imbattereste in un piccolo paesino che quasi pensereste disabitato, tant’è che nel breve tratto oltre il centro storico che porta al bivio per Arcevia o Avacelli, difficilmente dovrete rallentare per permettere a qualche persona di attraversare la strada.
E’ una delle 18 frazioni di Arcevia, (1 degli 8 castelli), conterà all’incirca 350 anime (compresa la campagna) ma dove mediamente ogni abitante ha un lavoro e un mezzo. No, niente doppi lavori ma tanto volontariato.
Nella mia giovinezza vissuta in parte nel centro storico, ricordo molteplici attività di allora dall’osteria dove si gustava l’aranciata in grotta, il panino con la mortadella nei 2 generi alimentari, il forno dove si cuoceva per tutti, il sarto, il macellaio, il frantoio, il barbiere, il fabbro, lo stagnino, l’Ufficio Postale e le scuole elementari.
Attualmente molte sono scomparse, ma a parte l’agricoltura e l’edilizia, il sostentamento economico arrivava dal settore calzaturiero di Serra de’ Conti o dell’elettrodomestico e termosanitario di Arcevia. In qualsiasi giorno dell’anno se vi capitasse di visitare una famiglia, quasi impossibile non trovare un pensionato intento a preparare i fiori che serviranno per le opere che saranno realizzate per la ormai famosa infiorata di giugno nel giorno del Corpus Domini.
Nell’arco dell’anno, si susseguono le feste o le iniziative che rendono vivo questo piccolo e ridente paesino di collina situato a circa 300 metri sul livello del mare.
Si inizia a febbraio con la spolentata all’interno del vecchio mulino che la locale Associazione Sportiva Dilettantistica ha ottimamente rivitalizzato, poi a marzo con la festa al Pia’ (alla Madonna del Piano – chiesa rimessa a nuovo), ad aprile, San Vince’ sulla Collina (San Vincenzo), poi a fine giugno l’Infiorata (quest’anno cade il 22), ad agosto la festa d’Estate con la patrona Sant’Agata, poi verso fine novembre -inizio dicembre la Festa del Pane e per finire a dicembre-gennaio con una infinità di presepi disseminati lungo tutto il centro storico.
E’ presente da anni anche un gruppo teatrale che realizza commedie dialettali ed anche un paio di squadre di ruzzola che proseguono l’importante tradizione dei bravi giocatori della frazione arceviese.
In questo contesto, nella giornata di domenica 11 maggio, presso il locale campo sportivo (un terreno da calciotto) dove avrò giocato oltre 1000 partite, sarà realizzata una iniziativa che tende a rinverdire le tradizioni ed i giochi di una volta. E’ denominata “Gioca che ti passa – i giochi de na olta”.
E’ rivolta a tutti e si faranno giochi tradizionali, dalla ruzzola, alla boccia, alle corse con i sacchi. Sarà possibile consumare una merenda e rifocillarsi con l’Associazione Culturale la Baccoleria (il nome è una garanzia), dopo lo sforzo profuso per le gare.
Nell’ambito di tale iniziativa che prenderà il via alle ore 15, si inserisce il progetto con l’oggetto “Il pane” della classe primaria 3^A di Arcevia dell’Istituto A. Anselmi.
Si parlerà del pane in tutte le declinazioni, poi sarà acceso un vecchio forno per la cottura dello stesso.
Ed allora se vuoi che ti passi, vieni l’11 maggio a Castiglioni di Arcevia!
QS – RIPRODUZIONE RISERVATA - www.quisenigallia.it