Senigallia e Ordu, un ponte interculturale tra storia e turismo
Al centro del progetto due figure di spicco che hanno saputo contribuire significativamente al dibattito internazionale: la professoressa Anna Maria Ferrone ed il professor Nicola Maria Camerlengo
SENIGALLIA – Senigallia e Ordu: un ponte interculturale per la cultura, la storia ed il turismo. Il progetto, ideato dall’Associazione “Angelica Catalani” rappresenta una proposta innovativa e ambiziosa che mira a favorire studi e ricerche volte a creare un ponte interculturale fra l’Italia e la Turchia.
Questa iniziativa, che vede la collaborazione tra il Centro Studi Umanistici “Aliquid Historia Dignum” di Senigallia, il Comune di Senigallia, l’Università ed il Comune di Ordu, si propone di partire da un Patto d’Amicizia tra le due città, concentrandosi sugli ambiti storico, socio-economico e turistico.
Al centro di questo progetto vi sono figure di spicco che hanno saputo contribuire significativamente al dibattito internazionale nei settori della Pedagogia Musicale Speciale, della Psicologia Musicale e della Storia.
La professoressa Anna Maria Ferrone, da sempre protagonista indiscussa del panorama internazionale, apporta la sua esperienza e visione pionieristica, rendendola un pilastro fondamentale nelle tematiche di ricerca e formazione.
Il professore Ph.D. Nicola Maria Camerlengo, esperto di storia antica, delle religioni comparate e della storia militare, si distingue per il suo contributo critico e approfondito che arricchisce il progetto con competenze multidisciplinari e una vasta rete di contatti accademici, utile a estendere il dialogo anche oltre i confini tradizionali della ricerca.
Il valore di questi due docenti non si limita alla loro reputazione internazionale, ma si esprime concretamente nella capacità di stimolare nuove sinergie e di fornire una metodologia rigorosa per lo studio dei contesti interculturali.
Il progetto si inserisce in un contesto storico e culturale di rilevanza, dove le interazioni tra culture mediorientali ed occidentali, hanno sempre costituito sia momenti di dialogo che di conflitto, dove Turchia ed Italia si sono sempre distinte per il loro ruolo di mediatori.
In un’epoca in cui il dialogo interculturale è essenziale per promuovere la pace sociale e lo sviluppo economico, Senigallia e Ordu, pur essendo situate in contesti geograficamente e culturalmente differenti, condividono una ricchezza storica e turistica che rappresenta un terreno fertile per la collaborazione.
Particolare entusiasmo è stato mostrato dall’Amministrazione comunale di Senigallia, le cui figure di riferimento, il sindaco Massimo Olivetti e il presidente del Consiglio comunale Massimo Bello, hanno risposto con grande energia e convinzione all’iniziativa.
La loro aderenza entusiastica non solo rafforza la dimensione istituzionale del progetto, ma ne garantisce anche una solida base operativa sul territorio, incentivando ulteriori interventi di valorizzazione culturale e di sviluppo turistico.
Il supporto istituzionale locale è, infatti, un elemento imprescindibile per favorire il successo di iniziative transnazionali di questo tipo, capaci di generare benefici condivisi e duraturi.
La struttura del progetto si articola in tre fasi principali. Nella prima fase, verranno organizzati convegni e seminari interculturali, alternando le sedi di Senigallia e Ordu, e verranno condotte analisi approfondite di fonti d’archivio e documenti storici che mettono in risalto le interazioni tra i due patrimoni culturali.
La seconda fase si concentrerà sulla formazione e lo scambio culturale, prevedendo corsi modulari, workshop e laboratori di mediazione culturale, oltre a visite studio ed esperienze pratiche che permetteranno a studenti, accademici e operatori di confrontarsi direttamente con le realtà locali. Infine, la terza fase sarà dedicata alla disseminazione dei risultati e al consolidamento del Patto d’Amicizia, simbolo duraturo di una collaborazione proficua e replicabile in altri contesti, con la pubblicazione di studi e materiali divulgativi che documenteranno il percorso intrapreso.
L’integrazione tra ricerca, formazione e impegno istituzionale offre una prospettiva olistica e dinamica, in cui la tradizione si sposa con l’innovazione e il passaggio di conoscenze diventa il motore di una rinnovata relazione interculturale. Il progetto, dunque, non è solo una vetrina di eccellenza accademica e storica, ma anche un esempio concreto di come le comunità possano collaborare per valorizzare il proprio patrimonio e costruire un futuro di cooperazione e sviluppo.
In conclusione, l’entusiastica adesione della cittadinanza politica di Senigallia, espressa attraverso il sindaco ed il presidente del Consiglio comunale, rafforza l’idea che progetti di questa portata possano rappresentare una pietra miliare nel dialogo interculturale e nello sviluppo territoriale.
La sinergia tra il contributo intellettuale e quello istituzionale si configura come un modello innovativo e sostenibile, capace di favorire scambi culturali e di dare impulso a nuove collaborazioni internazionali.
Il ponte che unirà Senigallia e Ordu, dunque, si preannuncia non solo come un collegamento geografico, ma come una solida alleanza per il progresso culturale, economico e turistico del futuro.
il prossimo 27 maggio i docenti Ferrone e Camerlengo partiranno per Ordu, dove saranno impegnati in alcune conferenze e incontri con le autorità locali alle quali il presidente dell’Associazione “Angelica Catalani” consegnerà le lettere di saluto del sindaco Olivetti, del presidente del Consiglio comunale Bello e del presidente del Consiglio regionale delle Marche, Dino Latini.