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Roberto Paradisi: “Lo sport resti lontano dalla politica”

Roberto Paradisi: “Lo sport resti lontano dalla politica”

di ROBERTO PARADISI*

SENIGALLIA – E’ una Iniziativa singolare quella del  presidente della Consulta dello sport Ubaldi il quale  ha inteso convocare sorprendentemente una riunione alla presenza del signor Fabio Sturani “nella sua veste di delegato allo sport della Regione Marche”.

Oggetto dell’incontro sarà la presentazione del bando della regione Marche per i contributi all’associazionismo sportivo. Come se un bando dovesse essere spiegato dal delegato allo sport e non semplicemente letto da parte dei presidenti e dei dirigenti sportivi. Sorprende inoltre che tale iniziativa sia organizzata a fine legislatura e in piena estate nel momento peraltro in cui le società sportive cercano di ri-organizzarsi per la ripresa (problematica e, in alcuni casi, drammatica) dei propri corsi e attività senza nessuna certezza nemmeno sulla disponibilità delle palestre.

La sorpresa viene meno però quando si scopre che il dott. Fabio Sturani è candidato per IL PD alle prossime competizioni regionali! Legittimo, ci mancherebbe altro (anzi, in bocca al lupo!) ma presentare un incontro evidentemente strumentale a meri fini elettoralistici in termini istituzionali e utilizzando peraltro la struttura pubblica comunale della Consulta dello Sport è cosa quantomeno riprovevole ed eticamente inaccettabile.

Bene avrebbe fatto fatto il dott. Sturani a non utilizzare, a fine legislatura e con la candidatura ufficializzata, il suo ruolo istituzionale di “delegato allo sport” e bene avrebbe fatto Ubaldi a non utilizzare la struttura comunale della Consulta dello sport quale strumento elettorale di parte. Dispiace inoltre che venga utilizzato il nome e il prestigio del Coni (Sturani viene presentato in prima battuta come “Presidente onorario Coni Marche”) che, da sempre, anche grazie al profilo misurato e autorevole dell’attuale presidente effettivo, ha tenuto ben distinti i campi dello sport e della politica elettoralistica. Dispiace infine che, per permettere al candidato alle elezioni regionali Sturani di dialogare con i dirigenti sportivi, si tirino in ballo anche i disabili (indicando nella lettera la possibilità del sostegno alle loro attività sportive).

Tutto questo in una città, peraltro, in cui la riapertura del nuoto post Covid 19 era stata in prima battuta negata ai disabili (con la chiusura irragionevole della Piscina Molinello 2) nel silenzio assordante della Consulta stessa. Ancora una volta, soprattutto nel mondo dello sport, la politica si avvicina al mondo dell’associazionismo nel momento del bisogno dei politici di generare consenso e non nei momenti in cui le società sportive hanno avuto e hanno estremo bisogno. Una pagina molto triste per chi crede nella sacralità dell’impegno sportivo.

*Consigliere comunale – Commissario della Consulta dello Sport – Senigallia

 

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