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Senigallia e la Cultura, Volpini: “Sosterremo la creatività delle associazioni”

Senigallia e la Cultura, Volpini: “Sosterremo la creatività delle associazioni”

SENIGALLIA – Senigallia e la fotografia, Senigallia e la musica, Senigallia e il teatro: una sola città con tante identità. Le vene artistiche e culturali di Senigallia sono la sua anima nascosta, quella meno appariscente che periodicamente riemerge in manifestazioni, mostre e spettacoli.

La cultura però non è solo quella dei grandi nomi e dei grandi spettacoli, ma è una fucina in piena attività che continua a elaborare, creare, innovare anche quando non si esprime attraverso artisti di fama nazionale o con cartelloni teatrali da grande città metropolitana. A Senigallia  questa rete di persone e associazioni che fanno cultura ogni anno per tutto l’anno è particolarmente vivo e popolato di tante anime: musicali, fotografiche, artistiche.

Sono associazioni attive sul territorio da anni che, nonostante le difficoltà di un settore sempre soggetto a tagli e oggi messo ancora di più in ginocchio dal Covid, sono la parte viva della cultura che nasce dal basso.

L’amministrazione che verrà non vuole più essere l’ennesimo ostacolo alla rinascita della cultura, ma ne vuole diventare un alleato. Per far ripartire il settore bisogna prima di tutto mettersi al fianco delle associazioni culturali, spesso troppo piccole per realizzare grandi progetti o sole di fronte alle difficoltà burocratiche di bandi, avvisi e progetti.

Vanno potenziati e riorganizzati, dunque, gli uffici comunali fondamentali nella ricerca di bandi, nella stesura di progetti e nell’individuazione di reti e partner per accedere ai finanziamenti nazionali ed europei. E ancora, ripristinare e rilanciare la Festa della Musica Europea, che coinvolge ogni anno, nel giorno del solstizio d’estate, città importanti come Parigi, Madrid, Istanbul, Bruxelles, dando spazio ai tanti giovani coinvolti nel mondo della musica.

Una città attenta alla cultura è prima di tutto un luogo in cui si raccolgono le continue idee e innovazioni che vengono da artisti, operatori culturali, associazioni e portatori di interesse, una sorta di officina delle idee.

Il compito della futura amministrazione sarà quello di raccogliere queste idee, aiutarle a crescere in uno spazio fisico in cui poter ospitare i laboratori creativi di attività culturali, artistiche, didattiche, formative e artigianali. Laboratori come incubatori di nuove idee, ma anche di nuove imprese nel mondo dello spettacolo, della musica, del teatro e dell’artigianato artistico.

Questo spazio nella Senigallia che Volpini ha in mente potrebbe essere realizzato nei locali della ex-macelleria, nell’attiguo cortile della biblioteca e nei vicini spazi della ex-pescheria del Foro Annonario. Un grande laboratorio artistico aperto alla città, un luogo d’espressione creativa soprattutto dei più giovani e un palcoscenico a cielo aperto di eventi e performance.

 

QS – RIPRODUZIONE RISERVATA - www.quisenigallia.it

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