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Il Pd di Senigallia: “Le dimissioni del Cda della Fondazione ha creato allarmismo, perché il sindaco non fa chiarezza?”

Il Pd di Senigallia: “Le dimissioni del Cda della Fondazione ha creato allarmismo, perché il sindaco non fa chiarezza?”

SENIGALLIA – “Il Cda uscente si è fatto da parte, cosa aspettano il sindaco e il presidente a procedere con la convocazione di un Consiglio straordinario per nominare il nuovo Cda.?” Inizia così un intervento del Partito democratico senigalliese.

“Il Pd – si legge sempre nella nota -, dopo aver letto le ultime dichiarazioni apparse su stampa online e cartacea nelle ultime due settimane, ritiene doverosamente di portare in evidenza all’opinione pubblica alcuni argomenti per fare quella chiarezza tanto richiamata dallo stesso Consiglio di Amministrazione dimissionario.

“Nel primo comunicato, di fine agosto, fatto pervenire proprio dal C.d.A. dimissionario ai giornali, essi mettevano a conoscenza l’intera opinione pubblica della loro decisione di rassegnare le proprie dimissioni immediate, dopo l’incarico conferito loro dal Consiglio Comunale circa 6 mesi prima. La motivazione messa in evidenza era quella di aver trovato una “grave condizione finanziaria” emergente da notevoli perdite verificatesi negli anni. Inoltre costoro dichiaravano che, nel loro breve periodo di amministrazione (incarico durato per loro volontà soltanto 6 mesi) hanno prodotto economie che, a loro dire, “avrebbero portato risparmi per € 450.000,00”. I consiglieri dimissionari continuavano dichiarando che l’Ente era in grado di adempiere ai propri obblighi di pagamento ma che tuttavia, sullo stesso, permanevano alcuni problemi estremamente gravi, portando alcuni esempi: contenzioso Autostrade, orti del Vescovo ecc. ecc.. Infine, essi affermavano che le dimissioni erano avvenute con lo scopo di dare un messaggio esplicito per salvare la Fondazione senza compromessi alcuni, “uscendo allo scoperto e rompendo un muro di omertà che va demolito”.

“Questo comunicato – si legge sempre nella nota diffusa dal Partito democratico – ha prodotto immediatamente reazioni varie, tra le quali l’unica che ci sentiamo di rappresentare è quella dei lavoratori che, allarmati dell’accaduto e preoccupati per il proprio lavoro, hanno esternato alla stampa le loro preoccupazioni, richiedendo un incontro al Sindaco Olivetti. Successivamente, con lettera datata 1 settembre, il Sindaco e il Presidente del Consiglio Comunale hanno comunicato al C.d.A. dimissionario di continuare, in amministrazione ordinaria, fino alla nomina del nuovo consiglio d’amministrazione, chiedendo loro di presentare una relazione sullo stato dell’Ente entro il 20/09 (!). Qui già ci permettiamo di mettere in evidenza alcuni dubbi: perché dopo le dimissioni il Sindaco e il Presidente del Consiglio comunale hanno chiesto al  Cda dimissionario di continuare nell’amministrazione ordinaria, richiedendo ai consiglieri dimissionari un’analisi della situazione dopo che gli stessi ne avevano già denunciato alla stampa tutti i contorni, senza invece procedere alla ricerca di nuovi amministratori idonei allo scopo? E ancora: in data 10/09/2021 il secondo comunicato nel quale parte del CdA, ad esclusione di un amministratore, tornava sull’argomento esordendo con la dichiarazione di ricevimento di attacchi personali a rilevanza penale, ma soprattutto con una dichiarazione che francamente ha lasciato a dir poco meravigliati: “…nostre valutazioni, che all’esterno noi peraltro non abbiamo fatto uscire”.

“Qui ci domandiamo: il primo comunicato in cui comunicarono le dimissioni, allora, chi l’ha scritto? Chi ha motivato le proprie dimissioni di fine agosto facendo quelle dichiarazioni, tanto da indurre i propri lavoratori a preoccuparsi del proprio posto di lavoro e l’intera opinione pubblica? Chi ha dichiarato che, nonostante la grave situazione, il Cda avrebbe portato a risultati operativi con risparmi presunti quantificabili in €450.000,00 che però non sono individuabili viste le repentine dimissioni e le motivazioni che allo stato hanno messo in agitazione anche noi come partito?

“Quel pezzo di Cda ora nega di aver fatto uscire all’esterno quelle valutazioni, anzi sono stati oggetto di offese, minacce e sono stati costretti alle dimissioni. Purtroppo questa modalità è deleteria, per i fini e lo scopo che ci siamo dati, che sono quello di tenere al centro della nostra azione la Fondazione, i suoi ospiti e i lavoratori. Saranno poi i cittadini a fare le giuste considerazioni, ma noi ci siamo soltanto preoccupati di rilevare considerazioni contraddittorie di enorme rilievo. La coerenza avrebbe richiesto tutt’altra decisione, nonché pubblicità, perlomeno fino a che non fossero state seguite e provate a risolvere le varie questioni pur chiedendo il contributo di tutte le parti in causa.

“Ci domandiamo, quindi: forse il Cda dimissionario – conclude il Partito democratico di Senigallia – è alla ricerca di visibilità e popolarità? Concludiamo ribadendo nuovamente la richiesta, all’Amministrazione comunale, di procedere al più presto alla ricerca e nomina di persone che abbiano realmente le competenze per affrontare i problemi di gestione di un ente che è patrimonio dell’intera città”.

 

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