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Il Pd: “A Senigallia occorre fermare la deriva narcisistico-politica del presidente del Consiglio comunale”

Il Pd: “A Senigallia occorre fermare la deriva narcisistico-politica del presidente del Consiglio comunale”

“Riscrive, in maniera superficiale, scorretta e faziosa il regolamento”. “Forse è stato il sindaco a chiedere la creazione di questa figura di plenipotenziario dell’amministrazione”

SENIGALLIA – Sulla situazione politica a Senigallia registriamo questa sera una presa di posizione della segreteria comunale del Partito democratico.

“Ennesima uscita fuori luogo di Fratelli d’Italia: con lo stile sgradevole che lo contraddistingue, condizionato dall’imbarazzo provocato dalla proposta di un nuovo regolamento del Consiglio comunale, dai contenuti evidentemente inaccettabili, attacca personalmente la nostra consigliera Bomprezzi.

“Il Pd è già entrato nel merito del provvedimento, il suo contenuto ha dell’incredibile. Evidentemente, dopo un anno e mezzo di faziosità politica e di personali e singolari interpretazioni dei regolamenti, il presidente del Consiglio ci prova di nuovo.

“L’”onorevole Presidente”, come lui stesso amava  appellarsi, dopo essere giunto ad un passo dal far commissariare il nostro Comune (con quello di Ostra Vetere ci è già riuscito qualche anno fa) per le sue personali ed arbitrarie letture dei regolamenti comunali sul bilancio, ora lancia una nuova provocazione, perché d’altro non si tratta: riscrive, in maniera superficiale, scorretta e faziosa il regolamento del Consiglio comunale e delle Commissioni.

“Un aggiornamento del regolamento che accentra poteri e competenze nella figura presidente del Consiglio per ottenere un duplice obiettivo: limitare l’attività dell’opposizione e creare una figura amministrativa nuova.

“Questo secondo aspetto ha dell’inquietante: sembra si voglia creare una figura in “surroga” al sindaco eletto, di cui la sua stessa maggioranza ha dovuto registrare evidentemente limiti e difetti.

“Sembra che si voglia istituzionalizzare una nuova figura amministrativa, una sorta di prosindaco da affiancare a quello vero e proprio: di questa orchestrazione il sindaco “originale” e legittimo se ne è reso conto?

“Forse invece è stato proprio il signor sindaco a chiedere la creazione di questa figura di plenipotenziario dell’amministrazione, quasi un sindaco di scorta. D’altronde dalle risposte che dà alle interpellanze dei consiglieri del Partito democratico – vedi l’offensiva risposta alla consigliera Bomprezzi sull’aumento della Tari (per cui: “anche sua nipote di sette anni avrebbe capito quanto è accaduto”) – si evince chiaramente che si trovi in una situazione di disagio e abbia bisogno di un adeguato sostegno per le sue scarse certezze e deboli determinazioni.

Le precedenti amministrazioni, di centro sinistra, diversamente da quanto sta accadendo con l’attuale amministrazione di destra, tra le priorità del loro mandato avevano sempre posto la tutela del diritto di manifestazione del pensiero, di proposta e di opposizione della minoranza. Nella redazione all’epoca del regolamento comunale e nei suoi successivi aggiornamenti mai si è visto l’intento di imbavagliare l’opposizione o di limitare le opportunità di confronto e di critica della controparte politica; alcuni si ricorderanno gli interventi fiume in commissione bilancio di certi consiglieri, allora di opposizione e che tuttora siedono in Consiglio tra i banchi della maggioranza, che nessuno ha mai cercato di limitarli o ostacolarli.

“Il Partito democratico di Senigallia ringrazia i propri rappresentanti in Consiglio per lo svolgimento di un difficile, importante e delicatissimo incarico, riconoscendo loro una condotta politica ispirata da ideali di democrazia e libertà. Saremo sempre al loro fianco per supportarli in un impegno che altri vogliono rendere sempre più difficile ed impervio”.

 

 

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