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Vola Senigallia: “Poca voglia di mimose e di feste: c’è solo bisogno di solidarietà”

Vola Senigallia: “Poca voglia di mimose e di feste: c’è solo bisogno di solidarietà”

SENIGALLIA – “Una ragazza partorisce nel tunnel della metropolitana a Kiev. Una madre piange il bambino di 18 mesi, ucciso durante un bombardamento. Una donna ucraina offre da bere e da mangiare ad un soldato russo. Sono queste le immagini che vogliamo utilizzare per celebrare questo 8 marzo, simbolo di tutte le donne, che vivono in zone di guerra e che continuano a soffrire in modo sproporzionato le conseguenze dei conflitti armati”. Inizia così una nota diffusa oggi dalla Lista civica Vola Senigallia.

“C’è poca voglia di mimose e di feste: c’è solo bisogno di solidarietà e di cultura. Perché quelle donne sotto le bombe possano insegnare qualcosa anche in tempo di pace, che pace non è mai, perché le donne sono sempre un passo indietro anche se, di fatto, sempre in prima linea e non solo in tempi di guerra.

“L’8 marzo è di quelle donne sotto le bombe, delle tante donne in corsia negli ospedali e nei laboratori, delle tante mamme che si dividono tra Smart working e Dad e che non sanno come fare con le scuole chiuse e un lavoro da conservare. Delle donne vittime di abusi e violenza, delle donne chiamate a fare delle scelte tra lavoro e famiglia, tra discriminazioni e guadagni sempre più bassi, nonostante la recente legge sulla parità salariale. su cui c è ancora tanto da lavorare.

“È di tutte quelle donne che un lavoro non lo hanno affatto o lo hanno senza contratto, e se c’è da risparmiare in famiglia sono loro a rinunciare a controlli e visite mediche.

“L’8 marzo – conclude Vola Senigallia – è di chi promuove una nuova cultura di pace e uguaglianza e riconosce, difende e lotta per i diritti delle donne, nella quotidianità di ogni scelta”.

 

 

QS – RIPRODUZIONE RISERVATA - www.quisenigallia.it

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