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“Fino a che punto può spingersi l’integrazione multiculturale?”

“Fino a che punto può spingersi l’integrazione multiculturale?”

Venerdì – alle 20.30 – al Palazzetto Baviera si terrà un convegno nell’ambito del progetto “Donne in sicurezza”

SENIGALLIA – Fino a che punto può spingersi l’integrazione multiculturale? C’è un limite oltre il quale la nostra cultura può e deve reagire? E’ il “grande” tema del momento, affrontato sia nelle sedi politiche e sociali sia ormai nelle sedi giurisdizionali. Fino alla Suprema Corte di Cassazione.

Se ne parlerà, nell’ambito del Seminario Nazionale di Difesa Legittima Sicura (in programma a Senigallia dal 24 al 26 giugno) in collaborazione con Unione dei Comuni “Terre della Marca Senone” venerdì sera 24 giugno alle ore 20,45 al Palazzetto Baviera.

Ancora una volta Senigallia diventerà la capitale nazionale della difesa legittima e della tutela delle donne con stage di arti marziali e difesa personale (confermata la presenza delle stelle olimpiche Giulia Quintavalle, Lucia Morico e Rosalba Forciniti) e seminari giuridici. Quello di venerdì sera, in particolare, metterà a fuoco i delitti cosiddetti “culturalmente” orientati, vale a dire commessi in ossequio alla propria identità e cultura (si pensi alle “spose bambine” ad esempio).

Delitti che colpiscono, per la maggior parte delle volte, le donne (ma anche i fanciulli). Motivo per cui il convengo è stato organizzzato nell’ambito del progetto “Donne in sicurezza” che si chiuderà proprio insieme al Seminario nazionale DLS.

Tanti i relatori e gli ospiti tra cui il pubblico ministero Serena Bizzarri, la psicologa e giudice minorile onorario Barbara Montisci, ovviamente il coordinatore nazionale DLS Roberto Paradisi e il vice Matteo Giambartolomei del Foro di Perugia. Presenzieranno al convegno anche il presidente dell’Unione dei Comuni Dario Perticaroli, l’assessore Cinzia Petetta e il dirigente dei servizi sociali Maurizio Mandolini.

 

 

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