Intensificata in tutta Senigallia la raccolta dei rifiuti, grazie all’intervento di due nuovi trituratori / Foto
Intensificata in tutta Senigallia la raccolta dei rifiuti, grazie all’intervento di due nuovi trituratori / Foto
SENIGALLIA – Anche oggi si è svolta la riunione quotidiana del Centro operativo comunale, alla presenza di tutti i responsabili delle funzioni di coordinamento dei lavori in corso per affrontare l’emergenza alluvione.
Nel corso della riunione è stato anche evidenziato l’avvio, a regime, dei due nuovi trituratori di rifiuti nella discarica. Trituratori che stanno contribuendo a smaltire meglio, a pieno regime, i detriti, differenziandoli su 6 diverse cataste. Detriti scaricati – già 550 volte – dai camion impegnati in tutto il territorio nel recupero di tutti i rifiuti già ammassati da tanti cittadini e volontari lungo le strade.
Una scelta adeguata, quella dei trituratori, che permette ai mezzi presenti sul territorio di lavorare più velocemente senza attese per lo scarico.
I camion continuano ad aumentare, ma persiste l’emergenza sulla reperibilità degli autospurgo. Anche se l’appello odierno del sindaco, sia alle Istituzioni, sia ai privati incomincia a dare qualche risultato, tanto che gli autospurgo presenti in città sono passati da 24 a 36. Ma l’obiettivo è quello di averne al più presto a disposizione, per pulire le strade e liberare da acqua e fango i tanti garage allagati, una cinquantina.
“Per quanto riguarda i lavori in corso in città – ha affermato questa sera, al termine della riunione del Coc, il sindaco Massimo Olivetti -, il collaudato sistema di comunicazione tra le numerose squadre provenienti da diversi corpi, ha permesso di avere un ancora più approfondito quadro della situazione, zona per zona, e quindi una più performante pianificazione degli interventi da fare nei prossimi giorni”.
Va anche aggiunto che sono state trovate ed opzionate 10 idropulitrici ad alta pressione.
Un’ultima annotazione: sono stati ripristinati tutti i servizi domiciliari alla persona. Ed ora si è in grado di operare in tutta sicurezza anche nella cosiddetta “zona rossa”, quella maggiormente interessata dalla disastrosa alluvione di giovedì notte.