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Lunedì pomeriggio al Portone l’ultimo saluto a Carlo Montanari

Lunedì pomeriggio al Portone l’ultimo saluto a Carlo Montanari

Il ricordo dell’ex sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi: “Un uomo coraggioso che si è battuto fino alla fine per la salute di cittadini e lavoratori”

SENIGALLIA– Si svolgeranno lunedì pomeriggio (6 febbraio), alle ore 14.30, nella chiesa parrocchiale di Santa Maria della Neve, al Portone, i funerali di Carlo Montanari, deceduto ieri a Senigallia, all’età di 81 anni. Seguirà la tumulazione al cimitero delle Grazie.

Da oggi pomeriggio (sabato) la salma sarà visitabile presso la Casa Funeraria di via dell’Artigianato 15, a Senigallia.
Ed oggi, nel ricordare Carlo Montanari, l’ex sindaco di Senigallia, Maurizio Mangialardi parla di “un uomo coraggioso che si è battuto fino alla fine per la salute di cittadini e lavoratori”.

“Apprendo con dolore – scrive l’attuale capogruppo regionale del Partito Democratico – la notizia della scomparsa di Carlo Montanari. La nostra comunità perde un uomo coraggioso, che ha dedicato gran parte della sua vita alla lotta per la salute di cittadini e lavoratori contro la terribile piaga dell’amianto. Piaga che, in particolare a Senigallia, per tutto il Novecento ha segnato tragicamente il destino di tante famiglie a causa della presenza nel territorio comunale di due aziende come l’Italcementi e la Sacelit.

“L’instancabile impegno di Montanari, sia a livello locale che nazionale – aggiunge Mangialardi -, ha consentito da un lato di far emergere in tutta la sua drammaticità i casi di morte e malattie provocate dall’amianto, che non di rado hanno permesso di ottenere risarcimenti economici per le vittime e i loro familiari, e dall’altro di avviare progetti che hanno portato alla bonifica di centinaia di edifici e manufatti, pubblici e privati, dall’eternit. Oggi lo salutiamo con un profondo senso di gratitudine e la promessa che la sua battaglia andrà avanti fino alla completa liberazione delle nostre città dall’amianto. Le mie più sentite condoglianze vanno alla moglie Antonietta e ai figli Elisa e Ciro”.

 

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