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Olivetti a Campanile: “E’ stato lei quando era assessore a decidere di far costruire i bagni al porto”

Olivetti a Campanile: “E’ stato lei quando era assessore a decidere di far costruire i bagni al porto”

Lettera aperta dell’attuale primo cittadino al “consigliere smemorato”.

di MASSIMO OLIVETTI*

SENIGALLIA – Lettera aperta al “consigliere smemorato”.

Caro consigliere Gennaro Campanile,

ho letto con grande interesse ma anche con sorpresa il suo articolo sul posizionamento del bagno pubblico che il Comune di Senigallia sta costruendo sulla Banchina di Ponente del Porto, in quella zona che lei testualmente così descrive: “proprio all’inizio del tratto finale della passeggiata più romantica che c’è e che ti porta in mezzo al mare”.

Ho preso atto della enorme sua sorpresa e protesta per quello che lei stesso definisce uno “scempio incredibile” perché a suo dire “mai e poi mai ci saremmo aspettati tanta sciatteria e mancanza di buon gusto” nel mettere un bagno pubblico in quel luogo, nonché della sua richiesta “di porre fine a follie del genere che denotano, tra l’altro, una totale mancanza di lungimiranza e di gusto”.

Un accorato appello, nato da un fine esteta, amante dei rendering più che degli atti amministrativi, quale è notoriamente lei, che ovviamente non poteva che attirare la mia attenzione e quella di molti cittadini.

Visto che nell’articolo lei pone la domanda su che cosa le dirò quando mi chiederà spiegazioni, poiché non voglio farla attendere oltre, macerandosi in questa sua angosciante attesa, le risponderò qui, in modo semplice e sintetico.

La necessità di creare dei nuovi bagni pubblici al porto è nota da tempo, per cui abbiamo provveduto a trovare le risorse ed a iniziare i lavori, nel luogo non scelto per caso ma stabilito e previsto dal Piano Regolatore del Porto, uno strumento urbanistico,  che, come lei dovrebbe ben sapere  (quale ex Assessore all’Urbanistica di questo Comune), è rimasto immutato sino ad oggi dal 2009, quando l’allora Amministrazione comunale Angeloni, di cui lei faceva parte come assessore, (rivestendo in quel quinquennio varie deleghe, tra cui per un periodo anche quella dell’Urbanistica) lo approvò.

Sono quindi convito che rimarrà esterrefatto nel leggere che tra coloro che hanno previsto ed imposto che i bagni pubblici venissero posti in quel luogo ci fu proprio lei!

Come le ho più volte ribadito in Consiglio comunale sono già rimasto sorpreso, assieme a tanti altri, quando lei in Consiglio affermò di non avere familiarità con i numeri, pur essendo stato in passato Assessore al Bilancio di questo Comune (suscitando l’ilarità di gran parte del consesso consiliare), ma oggi sono davvero basito nel leggere i titoli che lei si è dato in quel suo comunicato.

Infatti, caro consigliere Gennaro Campanile, vuole davvero sapere chi sia l’artefice di quello che lei definisce “tanta sciatteria e mancanza di buon gusto”, chi sia colui che lei chiama il “burlone che non pensava di essere preso sul serio” e di chi lei ritiene abbia pensato a “follie del genere che denotano, tra l’altro, una totale mancanza di lungimiranza e di gusto”?

E’ stato proprio lei consigliere Gennaro Campanile, quando rivestiva il ruolo di assessore di Senigallia.

Quindi caro consigliere (ex assessore al Bilancio che non ha familiarità con i numeri, ed ex assessore all’Urbanistica sedicente “burlone che non pensava di essere preso sul serio”) mi auguro che cominci ad informarsi e documentarsi prima di fare qualsiasi intervento, si risparmierebbe figuracce come questa, davvero frutto di “tanta sciatteria e mancanza di buon gusto”, ed irrispettosa nei confronti dell’intera città.

*Sindaco di Senigallia

 

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