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Partono corsi e seminari per difendere le donne

Partono corsi e seminari per difendere le donne

Al via il progetto realizzato in collaborazione tra Unione dei Comuni e Difesa legittima sicura

SENIGALLIA – Ai nastri di partenza il progetto “Donne in sicurezza nelle Terre della Marca Senone”: un progetto promosso dall’Unione dei Comuni capace di ampliare il ventaglio di risposte alla piaga della violenza sulle donne.

E così, sulla scia della giornata-evento del 6 marzo ad Ostra alla presenza delle tre olimpioniche di arti marziali Lucia Morico, Viviana Bottaro e Rosalba Forciniti, si strutturerà un percorso in tre diverse città: Senigallia, Ostra e Serra De’ Conti. Si parte sabato 2 aprile a Senigallia e Serra e lunedì 4 aprile ad Ostra.

A realizzare il progetto sarà “Difesa Legittima Sicura”, Associazione di promozione sociale fortemente radicata nel nostro territorio, ma operante in 18 regioni italiane.

Tre corsi di autodifesa focalizzati sullo studio delle proprie potenzialità e su tecniche di svincolamento e sganciamento, interventi in palestra degli avvocati aderenti a Difesa legittima Sicura per spiegare i confini della difesa legittima, 4 seminari formativi giuridici e psicologici sia per le donne dell’Ambito sia per gli operatori sociali incentrati sulla tutela dei soggetti vulnerabili, stalking e codice rosso alla presenza dei professionisti di DLS ma anche alla presenza di pubblici ministeri e testimonial del progetto.

E poi, la parte finale dei corsi con le ultime due lezioni tenute a giugno direttamente dalle olimpioniche testimonial di DLS e alla presenza dei responsabili tecnici nazionali del progetto DLS con consegna di attestato di partecipazione.

I corsi saranno curati da palestre e scuole affiliate a DLS: Scuola di ju jitsu senigalliese “Ludi e Victoria”, Taekwondo San Lorenzo Asd e Scuola di kung fu 9 Armonie. Cinque le istruttrici impegnate nel progetto (non a caso declinato al femminile nella parte tecnico-operativa): Jessica Abbrugiati, Sara Sanna, Sara Zagaglia, Dayana Morelli ed Eleonora Brizzi.

Soddisfazione per aver portato in porto il progetto è stata espressa dal presidente dell’Unione Dario Perticaroli che ha sottolineato l’originalità di un percorso fatto di concretezza e capace di attraversare il territorio offrendo un servizio puntuale a tutte le donne, in linea con la Raccomandazione del Ministero della Salute per la prevenzione di atti di violenza e per l’eliminazione o riduzione delle condizioni di rischio.  “Ci abbiamo creduto fin dall’inizio – ha fatto eco l’assessore ai servizi sociali dell’Unione Federica Fanesi – e crediamo che questo primo tratto di percorso possa avere un seguito per radicare nelle nostre terre una cultura di prevenzione contro la violenza di genere”.

 

Il presidente di DLS, avvocato Roberto Paradisi, ha sottolineato la necessità di una maggiore consapevolezza in capo alle donne non solo dell’esistenza di forme di tutela giuridica più incisive rispetto al passato ma anche delle proprie potenzialità difensiva pur nei limiti della legittimità.

Il dirigente Mandolini dichiara: “Realizzare per soggetti più esposti alla violenza un percorso di conoscenza, di consapevolezza di sé e di autodifesa, contribuirà certamente alla realizzazione di una comunità di cittadini più liberi”

Raccomandazione del Ministero della Salute – Dipartimento della qualità, Direzione Generale della Programmazione Sanitaria, dei Livelli di Assistenza e dei Principi Etici di Sistema Ufficio III  per prevenire gli atti di violenza contro gli operatori sanitari attraverso la implementazione di misure che consentano l’eliminazione o riduzione delle condizioni di rischio presenti e l’acquisizione di competenze da parte degli operatori nel valutare e gestire tali eventi.

 

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