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Gennaro Campanile: “Impianti sportivi delle Saline, a che gioco giochiamo?”

Gennaro Campanile: “Impianti sportivi delle Saline, a che gioco giochiamo?”

di GENNARO CAMPANILE*

SENIGALLIA – Da mesi la gestione degli impianti sportivi delle Saline (piscina, pattinodromo, campo di atletica, campi da tennis) è al centro di una polemica anche pubblica in cui incrollabili certezze (poco ci manca che non siano declamate da un balcone), richieste senza risposta, investimenti non realizzati, disponibilità di utilizzo discutibile si intrecciano tra loro. A rimetterci sono, come al solito in questi casi, i cittadini che non riescono a godere appieno delle potenzialità della cittadella dello sport.

Per questi motivi Amo Senigallia ha richiesto di approfondire la questione nell’apposita Commissione Consiliare direttamente con il Presidente della società che gestisce gli impianti e con l’Assessore allo Sport Pizzi.

Nonostante la piena disponibilità del Presidente Bernardini sono “saltate” due convocazioni su due per l’indisponibilità del Gestore (una società in cui la UISP svolge un ruolo preminente) che non ritiene la Commissione il luogo adatto per il confronto.

Si tratta di una decisione legittima (nella convenzione non ci sono obblighi del genere) ma politicamente gravissima perché esclude i cittadini dal sapere direttamente dalla voce dei protagonisti come stiano effettivamente le cose.

Il Gestore chiede da tempo un incontro con il Comune che non è accordato. Chiede un adeguamento dell’importo annuale a fronte del caro-energia come pure l’esecuzione (ignorata) di lavori di manutenzione straordinaria. Chiede inoltre di “chiudere” la fase transitoria e siglare il contratto definitivo senza ricevere risposte (il che impedirebbe l’avvio degli investimenti). Non risultano invece rimostranze da parte del Comune.

Siccome in ballo ci sono importi da milioni di euro ed accordi decennali, possibili cause con risarcimenti danni importanti, investimenti sportivi da fare, manutenzioni da eseguire non è che ci si può trastullare sentendo una sola campana. E’ fondamentale che i Commissari (e di conseguenza i senigalliesi dato che Commissioni sono pubbliche) sappiano come stanno le cose dalla voce dei protagonisti e per farsi un’opinione. Per questo è inutile audire solo l’Assessore Pizzi.

Amo Senigallia dà atto alla Presidente Bernardini di aver esercitato il suo ruolo nel migliore dei modi e questo comportamento irreprensibile stona e parecchio con quello del suo collega Liverani che da oltre un anno non convoca in audizione i fornitori di energia rinnegando perfino la parola data.

Se l’Amministrazione Olivetti procrastina nel tempo la risposta alle richieste o non vuole darle come strategia per ottenere l’abbandono del gestore e non prendersi alcuna responsabilità, se il gestore vuole condizioni inaccettabili per gestire la cittadella dello sport che il Comune non vuole accettare, non lo sappiamo. La Commissione serve a capire a che gioco stanno giocando i due protagonisti.

*Consigliere comunale Senigallia

 

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