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A Senigallia un riuscitissimo convegno regionale della San Vincenzo de’ Paoli

A Senigallia un riuscitissimo convegno regionale della San Vincenzo de’ Paoli

Dal vescovo monsignor Manenti sprone per una carità a 360°, a misura delle nuove povertà, come insegna il brano evangelico  del buon samaritano

di ALBERTO BRUSCHI

SENIGALLIA – Si è svolto a Senigallia il convegno regionale delle Conferenze San Vincenzo de’ Paoli delle Marche, dal motto “Vincenziani in cammino….” ed organizzato dalla Conferenza di Senigallia,  con un intenso e proficuo programma di lavori.

Nella Santa Messa delle ore 9, officiata dal Vescovo di Senigallia monsignor Franco Manenti (concelebrante monsignor Egidio Bugugnoli, assistente spirituale della Conferenza), i convegnisti hanno apprezzato l’interessante omelia del vescovo ed al termine hanno visitato l’originale presepe pasquale di pane e la bella mostra dei santini, ospitate nella stessa Chiesa della Maddalena.

Apprezzamenti con un applauso finale alla Corale ”Ilde Moreschini” della Parrocchia della Pace, che con un suggestivo repertorio di Canti a 4 Voci ha svolto l’animazione liturgica, con la ottima direzione dell’infaticabile Maestra Susanna Sabbatini. Organista Stefano Oggi.

Nell’indirizzo di saluto all’Auditorium San Rocco, il sindaco ha elogiato il rapporto di collaborazione tra Servizi Sociali e Conferenze, nel quadro di un’alleanza tra Ente pubblico ed Associazionismo volontaristico contro le povertà. Anche il presidente regionale delle Acli Luigi Biagetti ed il Direttore della Caritas  Giovanni  Bomprezzi ringraziano per l’invito e ricordano momenti di lavoro comune.

Il tema delle opere caritative  suggerito dal noto e stimolante insegnamento evangelico di  San Luca  ( 10, 25-37) “  Va e fa anche tu lo stesso”,  è stato oggetto di una dotta ed apprezzata  relazione del vescovo di Senigallia Franco Manenti, imperniata su auspicabili nuove forme di assistenza completa  e continuativa alle varie e complesse esigenze anche psicologiche dei poveri,  con la totale dedizione di cura e di tempo, descritta nella parabola del Buon Samaritano.

Proseguendo il relatore è entrato nel dettaglio comportamentale del volontario,  indicando  tre atteggiamenti :  il primo  riferito ai risvolti delicati dell’immedesimazione nell’assistito, tale da non creare disagio ma con intelligenza e  gesti adeguati anche di  misurata compassione, esternabili anche dall’espressione dello sguardo e del volto,  che provengono dal  cuore.

Il secondo  seguire Gesù imitando il suo esempio ed il terzo presentare al Signore Gesù l’assistito, con preghiere di intercessione, seguite da atti concreti di vicinanza.

Non sono più sufficienti le pur meritevoli consegne del pacco alimentare e del dono materiale in generale, ma una paziente ed attenta opera di ascolto specie per persone afflitte dalla malattia ed anche  dalla cosiddetta  povertà  “relazionale” (solitudine, chiusura sociale, ecc.) anche con visite a domicilio, riservando il  tempo necessario per l’avvio di un solido rapporto di fiducia in controtendenza con i ritmi frenetici della moderna società (abuso del cellulare,ecc.)

L’articolata ed esauriente relazione, che ha riscosso il generale consenso dei convegnisti, ha offerto spunti per una riflessione e per i successivi interessanti interventi, ma anche motivo di sprone nella sempre più impegnativa e faticosa opera di assistenza delle Conferenze a servizio degli ultimi, con attenzione anche  agli aspetti relazionali, come indicati nel  Vangelo.

La presidente Lea Venuti, Ideatrice del convegno, che ha ricevuto i ringraziamenti  dai Convegnisti provenienti da tutta la Regione, ha  poi coordinato gli interventi.

L’ideale  passaggio di consegne del ruolo di Coordinatrice della Conferenza  regionale tra la uscente Maria Teresa Spuri e l’attuale Laura Ciccolanni di Ascoli Piceno, ha visto negli interventi la prima, ringraziare i volontari marchigiani per la collaborazione prestata e la seconda, proporre corsi formativi sia sulla crescita spirituale ma anche su tutte le tematiche relazionali per ”stare vicino agli assistiti in modo più completo superando il concetto riduttivo di una S. Vincenzo distributrice di pacchi”.

A questo proposito con una precisazione a margine, la presidente Lea Venuti informa che la Conferenza di Senigallia già da tempo attua per alcuni casi di famiglie più indigenti interventi multipli (oltre alla distribuzione del pane, del pacco alimentare, contributo pagamento bollette, buono spesa, informativa burocratica, colloqui diretti, ecc.) prefigurando una assistenza famigliare completa, come auspicata dal convegno, compatibilmente con le risorse e le disponibilità di tempo.

Il segretario della Conferenza di Senigallia Luigi Mencucci indica tre approcci utili per l’assistenza  ottimale ai poveri: una profonda spiritualità; capire i bisogni anche con visite a domicilio mirate ed infine preparazione adeguata per proposte di soluzioni concrete.

Sono seguiti interventi  di rappresentanti delle Conferenze  di  Ostra,  Fabriano, Cupramontana, Ascoli Piceno, che ringraziando il Vescovo per  la preziosa esposizione,  hanno auspicato  una maggiore amalgama ed occasioni di scambi di esperienze tra le conferenze.

Infine è intervenuto il vicepresidente della Conferenza di Senigallia, dottor Pasquale Bencivenga , che ha illustrato la storia della nascita e sviluppo attività  principali delle Conferenze  fondate da Federico Ozanam, esaltando la volontà ferrea di sostegno di San Vincenzo de’ Paoli  anche come patrono di tutte le associazioni d i volontariato , che operano da oltre 400 anni.   Nel precisare che la Conferenza Beato Pio IX di Senigallia opera dal 1933,  ne ha elencato le numerose attività di beneficienza sinora svolte oltre agli allestimenti dei Presepi Natalizio e Pasquale di pane,  tanto apprezzati con numerose visite.

In conclusione è stata manifestata ampia soddisfazione sui risultati del convegno, che ha indicato anche nel valido insegnamento del Vescovo, l’esigenza di un approccio globale verso l’assistito, accogliente e concreto  anche con visite a domicilio, mediante attività formative dei volontari orientate sia alla  crescita interiore ma anche alla conoscenza dei vari aspetti relazionali ( anche di criticità).

In sintesi recuperare una forte identità anche spirituale per un graduale aggiornamento verso  una nuova  progettualità, a servizio dei poveri .

Obiettivo: Un salto di qualità anche “professionale” del volontariato assistenziale delle Conferenze  San Vincenzo dé Paoli secondo il dettato evangelico ed in collaborazione con gli Enti preposti, all’altezza delle impegnative sfide provenienti dalla variegata complessità e dal  preoccupante aumento delle nuove tipologie di povertà.

 

 

 

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