Ilaria Ramazzotti è la nuova presidente dell’Unione comunale del Partito Democratico di Senigallia

SENIGALLIA – Si è svolta l’Unione comunale del Partito Democratico di Senigallia, aperta a tutti gli iscritti, convocata a seguito delle dimissioni della presidente, Samanta Ciarafoni.

Tutta l’assemblea ha ringraziato Samanta per il lavoro sin qui svolto e poi si è proceduto alla nuova elezione.

E’ stata eletta all’unanimità, come nuova presidente, Ilaria Ramazzotti, già assessora della giunta Mangialardi.

L’occasione è stata utile anche per ribadire le aspettative e per discutere delle prospettive politiche del nostro partito e delle vicende di carattere nazionale che l’hanno visto e lo vedono coinvolto che sono state presentate dal segretario Massimo Barocci.

Diversi sono i temi che sono stati argomento di un fruttuoso e partecipato dibattito.

Per quanto riguarda la sanità è stata sottolineata la necessità dell’abbattimento delle liste d’attesa,  di strutture ospedaliere più efficienti, di una sanità di prossimità sul territorio più forte, di investimenti sulla prevenzione.

Molti interventi hanno riguardato la necessità di iniziare finalmente un cammino deciso e convinto verso la pace In Ucraina e a Gaza che coinvolga il governo e le istituzioni sovranazionali finora colpevolmente assenti nella persecuzione di questo obiettivo.

Si è discusso del   lavoro, in modo particolare riferito a quello giovanile, sulle politiche per l’ambiente e soprattutto sul ritardo, oramai inaccettabile, dei lavori per la messa in sicurezza del nostro fiume. Relativamente a questo il dibattito ha riguardato la progettazione dei ponti sul fiume e sull’incapacità dimostrata dall’amministrazione di avere una visione complessiva per la soluzione del problema. E’ inaccettabile la proposta apparsa ultimamente sulla stampa di un ponte che deturpa e snatura il collegamento con il  centro storico.

Sulle povertà e le fragilità ancora troppo presenti nel nostro territorio, la politica deve dimostrare di essere a servizio soprattutto delle fasce più deboli e indifese.

 

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